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Trattamenti evidence-based per i disturbi dell’alimentazione: dove formarsi

Una modalità di formazione è in fase di valutazione dall'Università di Oxford e prevede un sito web che fornisce un training in lingua inglese gratuito.  

Di Riccardo Dalle Grave, Simona Calugi

Pubblicato il 27 Gen. 2016

Aggiornato il 03 Mag. 2017 12:23

Una potenziale strategia per superare l’ostacolo della disseminazione su scala globale è rappresentata dal cosiddetto web-centred training, che permette di formare un grande numero di terapeuti simultaneamente. Questa innovativa modalità di formazione è in fase di valutazione presso il centro CREDO dell’Università di Oxford. Il training in lingua inglese è gratuito e viene effettuato tramite un sito web che descrive e illustra la CBT-E in dettaglio e incorpora alcune attività didattiche che aiutano gli allievi ad apprendere le procedure principali del trattamento e le abilità necessarie per somministrarlo.

Un trattamento è definito evidence-based se, dopo ricerche di alta qualità su campioni di popolazione e attente valutazioni scientifiche, dimostra di avere i migliori risultati disponibili della ricerca, tanto da rappresentare una guida nel processo decisionale clinico, nelle fasi diagnostiche o di gestione del paziente.
Per quanto riguarda i disturbi dell’alimentazione, negli ultimi anni sono stati sviluppati e valutati alcuni trattamenti la cui efficacia è stata confermata da rigorosi studi controllati e randomizzati. I trattamenti più efficaci sono di natura psicologica e sono stati progettati principalmente per essere somministrati a livello ambulatoriale.

Negli adulti affetti da bulimia nervosa, la terapia cognitivo-comportamentale migliorata (CBT-E) ha dimostrato in due studi controllati, recentemente pubblicati, di essere più efficace della terapia interpersonale (IPT) e della psicoterapia psicoanalitica.
Il disturbo da binge-eating sembra rispondere bene a una varietà di interventi psicologici, tra cui un adattamento della CBT per la bulimia nervosa, la IPT e l’auto-aiuto guidato.

Pochi studi sono disponibili per il trattamento degli adulti con anoressia nervosa e i trattamenti che hanno un certo grado di supporto empirico sono la CBT-E, la psicoterapia psicodinamica focale, il Maudsley Model of Treatment for Adults with Anorexia Nervosa (MANTRA) e lo Specialist Supportive Clinical Management (SSCM), una combinazione di intervento educativo, gestione clinica generale e psicoterapia supportiva.
Nei pazienti più giovani la ricerca si è focalizzata soprattutto sull’anoressia nervosa. Il solo intervento disponibile con moderata evidenza di efficacia è il trattamento basato sulla famiglia (FBT), conosciuto anche come il “Metodo Maudsley”, che determina una remissione piena attorno al 50% dei casi.

La CBT-E, ha recentemente ottenuto risultati promettenti nel trattamento degli adolescenti affetti da anoressia nervosa e appare un candidato alternativo alla FBT, come recentemente raccomandato dal Chief Medical Officer Inglese. Infine la CBT-E ha dimostrato buoni risultati anche nel trattamento degli adolescenti con disturbi dell’alimentazione non sottopeso, come la bulimia nervosa o il disturbo da binge-eating, con un tasso di risposta oltre il 67%.

Sebbene siano fruibili vari trattamenti psicologici evidence-based per i disturbi dell’alimentazione, i corsi master e di perfezionamento, come pure le scuole di psicoterapia, raramente forniscono una formazione specialistica su queste forme di terapia. Come conseguenze negative, in Italia i clinici trovano poche opportunità per apprendere questi trattamenti psicologici e la maggior parte dei pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione riceve interventi non basati sull’evidenza.

Per far fronte a questo problema è stato progettato e implementato in Italia un master (il First Certificate of Professional Training in Eating Disorders and Obesity) che fornisce una formazione specifica e intensiva sulla CBT-E, e sono stati recentemente organizzati seminari di più giorni sulla CBT-E e sulla FBT. Purtroppo, sebbene questi training siano molto apprezzati e frequentati, non sono sufficienti. Da una parte, il master non risolve completamente il problema della disseminazione globale di questi trattamenti, perché può essere offerto ogni anno solo a un numero limitato di terapeuti, dall’altra i seminari di uno o più giorni possono solo introdurre il trattamento psicologico evidence-based, ma non sono in grado di sviluppare nei partecipanti le abilità necessarie per applicarlo in modo efficace.

Una potenziale strategia per superare l’ostacolo della disseminazione su scala globale è rappresentata dal cosiddetto web-centred training, che permette di formare un grande numero di terapeuti simultaneamente. Questa innovativa modalità di formazione è in fase di valutazione presso il centro CREDO dell’Università di Oxford. Il training in lingua inglese è gratuito e viene effettuato tramite un sito web che descrive e illustra la CBT-E in dettaglio e incorpora alcune attività didattiche che aiutano gli allievi ad apprendere le procedure principali del trattamento e le abilità necessarie per somministrarlo. Il centro CREDO ha anche sviluppato una misura standardizzata per valutare la competenza del terapeuta nell’uso della CBT-E. Il vantaggio principale del web-centred training consiste nella sua scalabilità, ovvero nella possibilità di formare un numero indefinito di terapeuti in tutto il mondo a basso costo, fornendo le conoscenze e competenze necessarie per implementare adeguatamente il trattamento. Lo svantaggio, è la mancanza del contatto diretto tra docente e allievo che può limitare lo sviluppo dell’entusiasmo e della curiosità nei discenti e far dipendere il processo di apprendimento interamente dal livello di motivazione del singolo allievo.

Negli ultimi anni molti sono stati i passi avanti nella disseminazione dei trattamenti basati sull’evidenza scientifica, ma tanti ne devono essere ancora fatti. Dare ad ogni paziente la possibilità di ricevere il miglior trattamento possibile rimane, ad oggi, una delle più grandi sfide che i ricercatori clinici si trovano ad affrontare.

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