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La valutazione della ricerca accademica in Italia: atto secondo

Alla prima valutazione nazionale, è conseguito un sistema di ranking dei dipartimenti, degli enti di ricerca, delle università...

Di Redazione

Pubblicato il 14 Set. 2015

La Redazione di State of Mind consiglia la lettura di questo contenuto:

 

Ancora non si sono spente le polemiche sulla prima grande operazione di valutazione della ricerca accademica in Italia che parte (fortunatamente) già la nuova valutazione per gli anni 2011-2014.
Si tratta di valutare soprattutto, ma non solo, i “prodotti” della ricerca, cioè gli articoli scientifici, i saggi, i libri, insomma le pubblicazioni, di ricercatori e professori impiegati presso le istituzioni della ricerca. Alla prima valutazione nazionale, svolta dall’agenzia “Anvur” del Ministero della Ricerca e conclusasi nel 2012, è conseguito un sistema di ranking dei dipartimenti, degli enti di ricerca, delle università. Questo sistema, associato ad altri elementi, ha portato a un meccanismo di distribuzione di risorse pubbliche che ha premiato (anche se a mio avviso in misura insufficiente) i dipartimenti e le università con i risultati migliori. Gli esiti della prima valutazione nazionale sono consultabili e si riferiscono appunto solo alle istituzioni della ricerca: le valutazioni delle pubblicazioni dei singoli ricercatori e professori sono infatti comunicate solo ai diretti interessati e non sono in alcun modo rese pubbliche.
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La qualità dei ricercatori precari – Il PostConsigliato dalla Redazione

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Ancora non si sono spente le polemiche sulla prima grande operazione di valutazione della ricerca accademica in Italia che parte (fortunatamente) già la nuova [Continua] (…)
Tratto da: Il Post

 

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