La Redazione di State of Mind consiglia la lettura di questo contenuto:
Ancora non si sono spente le polemiche sulla prima grande operazione di valutazione della ricerca accademica in Italia che parte (fortunatamente) già la nuova valutazione per gli anni 2011-2014.
Si tratta di valutare soprattutto, ma non solo, i “prodotti” della ricerca, cioè gli articoli scientifici, i saggi, i libri, insomma le pubblicazioni, di ricercatori e professori impiegati presso le istituzioni della ricerca. Alla prima valutazione nazionale, svolta dall’agenzia “Anvur” del Ministero della Ricerca e conclusasi nel 2012, è conseguito un sistema di ranking dei dipartimenti, degli enti di ricerca, delle università. Questo sistema, associato ad altri elementi, ha portato a un meccanismo di distribuzione di risorse pubbliche che ha premiato (anche se a mio avviso in misura insufficiente) i dipartimenti e le università con i risultati migliori. Gli esiti della prima valutazione nazionale sono consultabili e si riferiscono appunto solo alle istituzioni della ricerca: le valutazioni delle pubblicazioni dei singoli ricercatori e professori sono infatti comunicate solo ai diretti interessati e non sono in alcun modo rese pubbliche...
La qualità dei ricercatori precari – Il PostConsigliato dalla Redazione
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