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Il Seminatore – Tracce del Tradimento Nr. 16

Cosa pensa il seminatore? I pensieri alla base di queste disattenzioni e che causano la semina delle tracce del tradimento, sono oggetto di riflessione.

Di Roberto Lorenzini, Sandra Sassaroli

Pubblicato il 03 Lug. 2015

RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO – XVI: Il Seminatore

Cosa pensa il seminatore? Proprio i pensieri che stanno alla base di questo comportamento disattento e che causano la semina delle tracce sono l’oggetto della nostra riflessione.

Colui che lascia le tracce del tradimento sarà chiamato d’ora in avanti per brevità il seminatore. Inoltre, per evitare lunghi giri di parole e in ossequio ad una tradizione antica, chiameremo convenzionalmente coniuge il partner che viene tradito e amante il partner che subentra e con cui viene consumato il tradimento.

Detto questo, cosa intendiamo per lasciare le tracce? Non si deve con ciò intendere che il seminatore consapevolmente e volontariamente lasci prove più o meno evidenti del suo tradimento; non è un comportamento intenzionale e consapevole. Quello che si verifica è che il seminatore non pone sufficiente interesse e attenzione a nascondere con la massima certezza possibile indizi del tradimento in quanto pensa che… Cosa pensa il seminatore?

Proprio i pensieri che stanno alla base di questo comportamento disattento e che causano la semina delle tracce sono l’oggetto della nostra riflessione. Perché non è attento, perché non si preoccupa di eliminare ogni prova? Le tracce possono essere le più varie; ogni seminatore ha le sue preferenze, un’area dove dà il meglio di sé, anche se una semina efficace finisce per riguardare diversi aspetti: a volte è la somma degli indizi che finisce per acquistare la consistenza di prova.

Alcune tracce sono tuttavia un classico e meritano una sommaria descrizione. La riduzione delle attenzioni verso il proprio partner ufficiale è spesso l’innesco del processo di ricerca delle tracce del tradimento da parte della vittima: compleanni dimenticati, regali una volta sontuosi che diventano pensierini perché è quello che conta, anniversari che perdono di importanza, abbigliamenti casalinghi che diventano sempre più approssimativi e trasandati, telefonate quotidiane che diminuiscono, distrazione, disinteresse ad ascoltare i problemi dell’altro, persino insofferenza per quelle sue goffaggini che un tempo erano definite adorabili difetti ed ora suscitano evidente irritazione.

Al contrario talvolta il sospetto si innesca per motivi esattamente opposti: nascono attenzioni e gentilezze inconsuete e inaspettate, spuntano mazzi di fiori senza precedenti e dichiarazioni di amore improbabili che fanno chiedere alla vittima c’è qualcosa di strano, cosa avrà da farsi perdonare? La vita sessuale presenta analoghe oscillazioni, avviene un cambiamento inaspettato: o aumenta o diminuisce. In genere se la storia segreta ha una connotazione prevalentemente sessuale anche la vita sessuale della coppia originaria aumenta: sesso chiama sesso e così dopo anni una folata di passione investe la coppia. Al contrario se la storia parallela si configura come un innamoramento la sessualità si affievolisce, l’innamoramento è esclusivo e non consente investimenti esterni.

Giuseppe iniziò a sospettare che la moglie Livia avesse una relazione affettiva a motivo di due fenomeni che avvennero in un tempo piuttosto breve e che dunque non potevano ricondursi alla quotidianità della convivenza che rende naturale anche ciò che prima era straordinario e scontato ciò che un tempo era l’oggetto supremo del desiderio. Livia era disattenta nella vita di tutti i giorni, non solo nei confronti del marito non mostrava quelle attenzioni e quelle piccole delicatezze che la caratterizzavano, ma anche verso i figli piccoli sembrava distratta; si preoccupava meno dei loro vestiti, si irritava se le chiedevano un sostegno per i compiti, era divenuta intollerante ai loro capricci; i compiti familiari sembravano diventati un peso molto gravoso.

Tuttavia Giuseppe si spiegò in un primo momento questo mutato atteggiamento con l’aumento delle responsabilità di Livia sul suo lavoro e dunque non si allarmò più di tanto. Ciò che davvero lo preoccupò e lo spinse a ricercare altre tracce, puntualmente trovate, fu la contemporanea comparsa di attenzioni straordinarie, inconsuete e in qualche modo incongrue in cui Livia sembrava voler sottolineare il suo interesse per Giuseppe e l’importanza di averlo come amante e marito. Se le attenzioni quotidiane diminuivano, i regali di rito diventavano sempre più imponenti; se la vicinanza veniva sottilmente evitata ogni tanto venivano organizzate situazioni speciali come weekend senza figli destinati a diventare palestre sessuali; mai Livia aveva parlato così bene di lui con gli altri e mai egli l’aveva sentita così distante.

 

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RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO

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Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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