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Il catalogo dei seminatori – Tracce del Tradimento Nr. 20

Cosa guida il comportamento dei seminatori? Perché lasciano tracce? Possiamo distinguerli in quattro tipi: codardi, provocatori, deficitari e narcisi.

Di Roberto Lorenzini, Sandra Sassaroli

Pubblicato il 31 Lug. 2015

RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO – XX: Il catalogo dei seminatori

Cosa guida il comportamento dei seminatori? Perché non sono più attenti? Perché lasciano tracce che inevitabilmente complicheranno la vita e forse porteranno alla fine stessa del tradimento?

I seminatori hanno il coltello dalla parte del manico, nel senso che sanno come stanno le cose effettivamente, mentre il partner è disperatamente orientato a capirlo. Già questo li rende meno simpatici delle loro vittime perché ci appaiono come il gatto che gioca crudelmente con il topo destinato al sacrificio. Tratteniamo tuttavia i moti dell’animo, dettati anche dalla nostra tendenza a identificarci con l’uno o con l’altro, e proviamo a descriverli. I seminatori li dividiamo i due grandi categorie:

  • coloro che lasciando tracce vogliono che si verifichi un cambiamento del rapporto
  • coloro che sono certi che pur lasciando tracce non ci sarà un cambiamento del rapporto.

La prima categoria dei seminatori che vogliono un cambiamento del rapporto si divide ulteriormente in due sottoclassi:

  • la prima classe è costituita da quelli che sostanzialmente desiderano arrivare a una conclusione del rapporto e mandano messaggi perché l’altro lo capisca o la situazione diventi esplosiva fino a giungere alla rottura: fanno di tutto per essere lasciati senza avere il coraggio di affrontare apertamente il problema e per questo saranno d’ora in avanti denominati codardi;
  • la seconda classe raduna coloro che non vogliono una vera e propria fine del rapporto ma che desiderano che si modifichi, che diventi più vivo e denso di quelle emozioni dell’inizio quando nulla era scontato e per questo il desiderio era sempre attivo. E’ come se volessero segnalare al partner la possibilità di perderli per ravvivare il suo interesse e per questo li chiameremo provocatori.

Anche la seconda categoria, vale a dire quelli che non vogliono un cambiamento del rapporto e che dunque vogliono solo godersi qualcosa in più fuori dal legame stabile senza tuttavia voler rinunciare ad esso, si divide in due classi:

  • la prima classe è costituita da coloro che sono certi che non saranno mai scoperti perché non riescono ad osservarsi da fuori, a vedere i segnali che mandano e non riescono a mettersi nei panni dell’altro cogliendo ciò che prova e che può pensare. Sembra quasi che abbiano un deficit metacognitivo, una difficoltà a immaginare e costruire i pensieri e le emozioni degli altri, una sorta di incapacità di leggere la mente altrui; per questo li chiameremo deficitari;
  • la seconda classe comprende i seminatori che non si preoccupano di far attenzione per non lasciare tracce perché ritengono che anche se fossero scoperti non sarebbero mai lasciati perché sono troppo importanti per l’altro che sarebbe disposto a perdonargli qualsiasi cosa pur di non perderli. Addirittura la scoperta del tradimento e il suo perdono sarebbero un’ulteriore prova della loro grandezza. Per questo d’ora in avanti li chiameremo narcisi.

Nei prossimi articoli ci addentreremo nella psicologia dei quattro tipi di seminatori identificati: i codardi, i provocatori, i deficitari e i narcisi per definire gli scopi che li guidano, le strategie che adottano, i ragionamenti che fanno e, più avanti, le situazioni che creano a seconda di quali cercatori di tracce incontreranno.

 

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RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO

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Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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