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Inganno e gelosia – Tracce del Tradimento Nr. 15

È l’inganno l’essenza della gelosia e l’assenza di inganno è il motivo per cui gli amanti non sono gelosi dei coniugi dei loro partner, sanno tutto di loro.

Di Roberto Lorenzini, Sandra Sassaroli

Pubblicato il 26 Giu. 2015

RUBRICA TRACCE DEL TRADIMENTO – XV: Inganno e Gelosia

È l’inganno l’essenza della gelosia, ed è l’assenza di inganno il motivo per cui gli amanti non sono gelosi dei coniugi dei loro partner.

Sanno infatti di sapere tutto, di non vivere nell’inganno al contrario del coniuge tradito che magari ha dalla sua gran parte del tempo e dei benefici di una relazione ufficiale (beni in comune, vacanze, progetti) ma non ha l’accesso ad una zona segreta della mente dell’altro.

Per questo siamo normalmente gelosi di quelli che potranno venire dopo di noi, o già ci sono e non lo sappiamo, e non di quelli che stanno prima di noi e di cui sappiamo tutto.

Immaginiamo che un uomo sposato ha tre amanti che chiameremo 1, 2 e 3 in ordine cronologico di apparizione. Immaginiamo che 3 è l’unica al corrente di tutto, mentre 2 sa della moglie e di 1 ed 1 solo della moglie.

I sentimenti provati dalle tre amanti saranno pressappoco i seguenti:

  • 3, ancorché forse irritata, non si sente tradita: è l’unica che ha accesso a tutto;
  • 2 non si sente tradita dalla relazione con la moglie e con 1 che già c’era al momento del suo arrivo e giudica come una povera cornuta, ma può sospettare e ingelosirsi rispetto ad 3 di cui nulla gli viene detto; rispetto ad 3 è effettivamente esclusa; è lei la vera vittima del tradimento;
  • 1 non si sente tradita per il tempo che il compagno trascorre con la moglie e la sua famiglia, anche se può essere dispiaciuta; la famiglia c’era prima di lei, era nei patti iniziali, lei è superordinata rispetto alla famiglia: lei sa della famiglia e la famiglia non sa di lei; loro due hanno un segreto in comune che li unisce. Intollerabile sarebbe per lei scoprirsi esclusa dalle vicende con 2 e 3.

La moglie è davvero l’unica esclusa da tutto anche se a lei appartiene la maggioranza assoluta della quotidianità, la vita reale è la sua; sono lei e i suoi figli a essere nell’asse ereditario del traditore che con la vita che fa probabilmente non durerà a lungo e sarà accompagnato mestamente al cimitero da quattro vedove piangenti ciascuna convinta di essere la vera compagna, guardando con compassione mista a orgoglio le altre di cui è a conoscenza.

Giulia, donna di cinquant’anni, sposata con tre figli ormai tutti universitari, viveva ormai da più di un anno una dolorosissima agonia da quando aveva scoperto che il marito la tradiva con una donna trentacinquenne. Il marito, soprattutto a motivo del legame intenso che aveva con i figli, oscillava tra le due situazioni affettive: per alcuni periodi usciva di casa e conviveva con l’amante, poi preso dai rimorsi per aver lasciato la sua famiglia, tornava dalla moglie ma senza mai interrompere il filo che lo teneva unito all’altra donna, ma cercando semplicemente di occultarlo. Giulia soffriva quando il marito conviveva con l’amante ma soffriva soltanto il dolore della perdita. Quando il marito tornava da lei, il dolore della perdita era parzialmente lenito ma subentrava fortissima la sensazione di essere ingannata, esclusa e che il marito, pur costretto a star lì, in realtà aveva un altro interlocutore cui narrare la sua vita.

Si metteva disperatamente a ricercare tracce e si torturava pensando non tanto agli incontri amorosi che il marito certamente aveva con la sua amante ma alle telefonate in cui lui le raccontava della sua vita, della sua giornata, del rapporto con sua moglie. Infatti, lui che non diceva mai nulla a Giulia della sua nuova compagnia, certamente, al contrario parlava di lei e dei suoi figli con la nuova compagna. Giulia capì che poteva averlo vicino ma non riusciva ad avere l’esclusiva della sua anima, oltre che del suo corpo.

Dopo oltre due anni di questa straziante altalena tra le due case la situazione si stabilizzò quando Giulia ed il marito si incontrarono per questioni riguardanti i figli in un periodo in cui lui viveva con la nuova compagnia e fecero l’amore; subito dopo lui le chiese di non dire nulla di quanto era accaduto perché non voleva che ciò mettesse in crisi il nuovo rapporto. Giulia accettò e da allora non vive più con il marito ma si frequentano costantemente di nascosto ed hanno una loro segreta intimità dalla quale tutti sono esclusi e dove parlano di tutto, comprese le difficoltà della nuova vita del marito.

Tutti si meravigliano della serenità di Giulia e pensano che finalmente sia riuscita ad elaborare il distacco; in realtà il distacco non c’è stato e i due si sono ritrovati in una nuova dimensione; ora sono loro gli amanti, l’esclusa è la nuova compagna e va benissimo così: il loro rapporto appesantito da una esistenza trascorsa insieme ha trovato nuova forza e creatività collocandosi in un luogo diverso.

 

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Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli

Presidente Gruppo Studi Cognitivi, Direttore del Dipartimento di Psicologia e Professore Onorario presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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