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Come funziona la Psicoterapia Cognitiva?

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è un percorso che vuole ridurre la sofferenza emotiva, aiutare a vivere meglio e a raggiungere i propri scopi.

Di Gabriele Caselli

Pubblicato il 09 Apr. 2015

Sigmund Freud University - Milano - LOGO INTRODUZIONE ALLA PSICOTERAPIA (12)

 

 

Attraverso tre tappe fondamentali la psicoterapia cognitiva guida la persona verso un cambiamento che permette di raggiungere obiettivi personali, migliorare la qualità delle relazioni con gli altri e ridurre la propria sofferenza emotiva.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è un percorso di trattamento dei disturbi psicologici che vuole: ridurre la sofferenza emotiva; aiutare a vivere meglio; aiutare a raggiungere i propri scopi di vita.

Questi obiettivi possono essere raggiunti attraverso la modifica di schemi mentali e comportamenti controproducenti. La psicoterapia cognitivo-comportamentale prevede incontri settimanali di 45-60 minuti per una durata media di tre-sei mesi che si può estendere fino a dodici mesi in casi di grave sofferenza emotiva.

Il termine del percorso viene eventualmente seguito da alcune sedute di controllo. Gli obiettivi generali della psicoterapia cognitivo-comportamentale sono:

  • identificare schemi, stili di pensiero, emozioni e comportamenti che generano e mantengono il malessere emotivo.
  • imparare a riconoscerli nel momento in cui si attivano.
  • costruire nuove prospettive e nuove reazioni fatte di pensieri e comportamenti più utili.

Attraverso queste tre tappe la psicoterapia guida la persona verso un cambiamento che permetta di raggiungere obiettivi personali, migliorare la qualità delle relazioni con gli altri e ridurre la propria sofferenza emotiva. La psicoterapia cognitivo-comportamentale si avvale di tecniche basate sul colloquio clinico di tipo socratico, esercizi comportamentali (e.g. esposizioni graduali a situazioni temute, tecniche di rilassamento) e tecniche immaginative (guida verso la consapevolezza, esplorazione delle emozioni).

La psicoterapia cognitivo-comportamentale sostiene che non può essere il singolo intervento settimanale del terapeuta a produrre cambiamento. Se ascoltiamo, dimentichiamo; se ci mettiamo all’opera in prima persona, impariamo.

La Psicoterapia Cognitiva-Comportamentale è:

  • Pratica e concreta: si focalizza sui problemi e sui sintomi e non sull’interpretazione dell’inconscio;
  • Centrata sul presente: l’analisi dell’infanzia può essere utile per comprendere come si sono sviluppati i problemi ma non per risolverli, la terapia cognitivo-comportamentale si occupa di come i sintomi vengono mantenuti nel presente;
  • Breve: predilige interventi brevi, la maggior parte dei quali si esaurisce in 3-6 mesi di intervento;
  • Attiva: il terapeuta fornisce strumenti pratici per superare le difficoltà e sperimentare nuove prospettive;
  • Collaborativa: il terapeuta è l’esperto della mente, il paziente è l’esperto di sé stesso, insieme possono trovare la soluzione più adatta per raggiungere benessere e realizzare i propri scopi;
  • Scientifica: la terapia cognitivo-comportamentale ha efficacia dimostrata scientificamente per molti disturbi (soprattutto ansia e depressione) e si basa sulla ricerca scientifica.

 

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Gabriele Caselli
Gabriele Caselli

Direttore scientifico Gruppo Studi Cognitivi, Professore di Psicologia Clinica presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna

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