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Esperimento di Milgram sull’autorità: forse siamo meno crudeli di quanto si creda

Lo studio ha riscontrato due forme di resistenza all'autorità da parte dei soggetti, implicita ed esplicita, oltre al rifiuto esplicito al compito

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 30 Mar. 2015

FLASH NEWS

In generale, tra tutti i soggetti obbedienti e ribelli, per le fasi iniziali dell’esperimento era prevalente la strategia “wait and see” e cioè una serie di modalità interattive volte a ritardare la continuazione dell’esperimento.

Nel famoso esperimento di psicologia generale di Milgram ai soggetti sperimentali veniva richiesto di somministrare shock elettrici gradualmente maggiori e sempre più pericolosi ad un’altra persona (che di fatto era un attore che collaborava con gli sperimentatori fingendo pianti di dolore; infatti all’insaputa dei soggetti gli shock elettrici non venivano realmente somministrati!).

PSICOLOGIA DELLA DISOBBEDIENZA: Siamo uomini e caporali.

Dunque i partecipanti – a seconda della loro tendenza ad accettare e a eseguire le indicazioni fornite loro – erano categorizzati come obbedienti o ribelli: secondo i risultati del famoso esperimento la maggior parte dei partecipanti erano degli obbedienti disposti a somministrare potenti e pericolose scosse elettriche ai propri consimili.

Un nuovo studio ha cercato però, al di là degli esiti più plateali di somministrazioni degli shock elettrici, di indagare diversi aspetti di resistenza e ribellione dei partecipanti alle ciniche indicazioni sperimentali.

I ricercatori hanno recuperato e analizzato le audioregistrazioni originali di 117 partecipanti all’esperimento che interagivano con lo sperimentatore e con l’attore cui credevano di infliggere gli shock elettrici. In particolare sono state identificate diverse forme di resistenza, esplicite ed  implicite.

Le forme implicite di resistenza comprendono la categoria del silenzio ed esitazione prima di obbedire ai comandi dello sperimentatore oppure imprecazioni che seguivano e che avvenivano in risposta delle crisi di pianto dell’attore. Le forme esplicite di resistenza invece consistono nel coinvolgere l’attore vittima (ad esempio chiedendogli se se la sentiva di continuare), porre le proprie perplessità allo sperimentatore (ad esempio, facendo notare che la vittima provava dolore), e infine  l’effettiva decisione di non continuare a somministrare gli shock elettrici rifiutandosi di continuare nell’esperimento.

 

EVENTO: Prof. Philip Zimbardo – My Journey from Evil to Heroism 11 Luglio Milano.
Philip Zimbardo - Luglio 2015 Milano

In generale, tra tutti i soggetti obbedienti e ribelli, per le fasi iniziali dell’esperimento era prevalente la strategia “wait and see” e cioè una serie di modalità interattive volte a ritardare la continuazione dell’esperimento.

Ma chiaramente solo i soggetti ribelli – che ad un certo punto si rifiutavano di continuare la somministrazione delle scosse- utilizzavano strategie esplicite di considerazione della vittima e di opposizione all’autorità.

 

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Redattrice di State of Mind

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