Anche le emozioni influenzano il nostro modo di pensare, e non solo il contrario. Secondo un nuovo studio siamo più propensi a elaborare le informazioni in modo analitico se siamo di cattivo umore.
A livello clinico è noto che un processamento analitico può essere un fattore di mantenimento dei sintomi depressivi. E in particolare secondo un nuovo studio l’umore di un individuo può influenzare il modo in cui percepisce ed elabora le informazioni provenienti dai media, in altre parole la pubblicità.
Quindi un tono dell’umore negativo favorirebbe un processamento analitico, mentre un tono dell’umore positivo porterebbe con più facilità a un processamento olistico.
Cosa si intende per olistico e analitico? Se parliamo di stili di processamento, gli analitici si focalizzano per gran parte su singoli e specifici elementi considerandoli isolati rispetto al loro contesto; viceversa, gli olistici generalmente elaborano complessivamente l’insieme degli stimoli proposti nel loro contesto come un tutt’uno.
I risultati dei due studi pubblicati su Journal of Advertising dimostrano che i soggetti che processano le informazioni a livello analitico hanno punteggi minori nel riconoscimento degli stimoli (impegnati in un setting multitasking) rispetto agli individui con stile olistico. Inoltre, vi sarebbero anche effetti a livello mnestico con una maggiore prestazione in termini di recupero mnestico di stimoli pubblicitari da parte degli individui con propensione all’elaborazione olistica.
ARTICOLO CONSIGLIATO:
Il pensiero analitico e la fede religiosa
BIBLIOGRAFIA:
- Brittany R.LD., & Sela S. (2014). Seeing the Big Picture: Multitasking and Perceptual Processing Influences on Ad Recognition. Journal of Advertising, DOI:10.1080/00913367.2014.967426