expand_lessAPRI WIDGET

Bullismo: conseguenze permanenti nelle vittime anche dopo quarant’anni

Gli individui, vittime di bullismo in infanzia, sono soggetti più frequentemente a peggiori condizioni di salute fisica e psicologica a cinquant'anni

Di Michela Dellantonio

Pubblicato il 13 Nov. 2014

Aggiornato il 01 Apr. 2015 13:29

Gli effetti sociali, fisici e mentali negativi derivanti dall’essere vittima di bullismo non sono purtroppo confinati all’interno dell’età infantile ed adolescenziale, ma sono stati riscontrati anche a parecchi anni di distanza, quando le vittime sono adulte.

Secondo una ricerca condotta dal King College di Londra il bullismo è un fenomeno che implica conseguenze negative che vengono evidenziate in uno spazio di tempo molto più ampio, anche dopo quarant’anni anni.

Lo studio, pubblicato sull’ American Journal of Psychiatry, è il primo ad avere esaminato gli effetti del bullismo oltre la prima età adulta. I risultati provengono dal National Child development Study britannico che include i dati su tutti i bambini nati in una settimana del 1958 in Inghilterra, Scozia e Galles.

La ricerca espone gli esiti di interviste effettuate ai genitori di 7771 bambini che fornivano informazioni sull’esposizione del loro figli al bullismo quando avevano un’età compresa tra 7 e 11 anni. I bambini sono stati poi osservati per i loro successivi quarant’anni fino al compimento dei cinquanta: i ricercatori hanno riscontrato che gli effetti delle prevaricazioni subite erano ancora visibili quattro decenni più tardi.

Ryu Takizawa, dell’istituto di Psichiatria del King College e autore principale dello studio, dice: “L’impatto di questo fenomeno è persistente e pervasivo sulla salute di chi lo subisce e le conseguenze sociali ed economiche durano anche nell’età adulta.”

Dall’analisi è emerso che:

– il 28% era stato vittima di bullismo solo occasionalmente;

– il 15% invece lo era stato frequentemente.

Gli individui, vittime occasionali di bullismo durante l’infanzia, sono risultati essere soggetti più frequentemente a peggiori condizioni di salute fisica e psicologica all’età di cinquanta anni; i soggetti vittime frequenti durante l’infanzia sono risultati avere un aumentato rischio di depressione, disturbi d’ansia e pensieri suicidi.

Le conseguenze del bullismo rilevate dallo studio non sono solo queste, i traumi vissuti e subiti influiscono su:

– alti livelli di stress psicologico;

– difficoltà a raggiungere livelli di istruzione superiore;

– difficoltà nelle relazioni interpersonali;

– difficoltà a trovare lavoro;

– difficoltà a guadagnare denaro;

–  minore qualità della vita.

I ricercatori hanno rilevato che gli effetti dannosi del bullismo erano presenti anche dopo che altri fattori erano stati presi in considerazione, in particolare: problemi emotivi e comportamentali, status socio-economico della famiglia e basso coinvolgimento dei genitori.

Il professor Louise Arseneault, uno degli autori della ricerca, afferma: “Dobbiamo togliere la percezione che essere vittima di bullismo sia una parte inevitabile dell’adolescenza. Insegnanti, genitori ed educatori dovrebbero stare in guardia su cosa accade a scuola, tenendo presente che le prevaricazioni possono avere ripercussioni a lungo termine sui fanciulli. I progetti per la prevenzione sono estremamente importanti, ma abbiamo anche necessità di concentrare i nostri sforzi su un intervento precoce per evitare potenziali problemi persistenti in adolescenza e in età adulta.”

Aggiunge inoltre: “Quarant’anni sono un lungo periodo di tempo, quindi quei giovani avranno avuto senza dubbio esperienze diverse che avrebbero potuto proteggerli dagli effetti del bullismo, o, al contrario peggiorarne le conseguenze.”

 

ARTICOLO CONSIGLIATO:

Bullismo & effetti in età adultà

 

BIBLIOGRAFIA:

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Michela Dellantonio

Psicologa libera professionista

Tutti gli articoli
ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel