Il risultato è che la marijuana non ha avuto alcuna conseguenza sul pensiero convergente, mentre per il pensiero divergente l’effetto è stato addirittura negativo con prestazioni significativamente compromesse.
Steve Jobs una volta ha detto: “Il modo migliore per descrivere gli effetti della marijuana e dell’hashish è che mi fanno sentire rilassato e creativo”.
Molte persone credono che la cannabis migliori la creatività, per questo un team di ricercatori della Leiden University, Olanda, ha condotto uno studio su 59 (52 maschi e 7 femmine) utilizzatori abituali di marijuana al fine di verificarne gli effetti.
Siccome queste proprietà sono state attribuite al tetraidrocannabinolo (THC), un ingrediente psicoattivo della cannabis, i ricercatori hanno diviso i partecipanti in tre gruppi e somministrato a ciascuno dosi diverse di questo componente (uno dei tre gruppi in realtà aveva la dose azzerata, prendendo dunque un placebo) e chiesto loro di cimentarsi in una serie di compiti cognitivi che misuravano due forme di pensiero creativo: pensiero divergente, avere idee nuove esplorando quante più soluzioni possibili, e pensiero convergente, inteso come trovare l’unica risposta esatta ad una domanda.Il risultato è che la marijuana non ha avuto alcuna conseguenza sul pensiero convergente, mentre per il pensiero divergente l’effetto è stato addirittura negativo con prestazioni significativamente compromesse.
L’aumento della creatività da cannabis è dunque solo un’illusione.
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BIBLIOGRAFIA:
- Kowal. M.A., Hazekamp, A., Colzato, L., van Steenbergen, H., van der Wee, N.J.A., Durieux, J., Manai, M. & Hommel, M.(2014). Cannabis and creativity: highly potent cannabis impairs divergent thinking in regular cannabis users. Psychopharmacology, DOI 10.1007/s00213-014-3749-1. DOWNLOAD