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In ricordo di Vittorio Guidano: la scienza della conoscenza – Congresso SITCC 2014

Il ricordo di Vittorio Guidano nel panorama post-razionalista a 15 anni dalla scomparsa, tra gli interventi di amici e colleghi - Congresso SITCC 2014

Di Valentina Davi

Pubblicato il 29 Set. 2014

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SIMPOSIO Vittorio Guidano - SITCC 2014

Sono passati ormai 15 anni dalla scomparsa di uno dei padri fondatori della SITCC e del Cognitivismo Post-Razionalista, Vittorio Guidano, e il simposio presieduto dalla Dott.ssa Ardito è l’occasione per ricordare un uomo che è stato per molti un maestro e un mentore. 

Si alternano così gli interventi di colleghi, ma anche amici stretti, e le testimonianze di ex allievi ora co-trainer, in un’atmosfera che si fa via via sempre più carica emotivamente.

Qualcuno tra i presenti si commuove. Per chi non ha conosciuto Vittorio Guidano, i racconti di aneddoti personali del Dott. Reda, del Dott. Balbi e della Dott.ssa Pelliccia intrecciati con i suoi insegnamenti, restituiscono l’immagine di un uomo con un amore infinito per la cultura umanistica e scientifica ed un terapeuta precursore dei tempi. “Parlare con lui era illuminante in qualsiasi circostanza, a lezione come dopocena.” 

 

Vittorio Guidano era fissato con un metodo che fosse esplicativo e non solo descrittivo, che potesse spiegare i motivi dello scompenso psicopatologico – racconta il Dott. Reda – e fu il primo ad inventare agli inizi degli anni ’80 i training di formazione, in cui gli allievi avevano come obiettivo quello di capire chi fossero e venivano valutati in base al loro cambiamento alla fine del training.

Tra i suoi più grandi lasciti vengono ricordati l’importanza del ruolo del terapeuta come perturbatore strategicamente orientato, l’importanza attribuita al lavoro sullo stile affettivo, la concettualizzazione di quello che il Dott. Balbi definisce il più potente modello esplicativo del Self e l’idea che l’eziologia del disturbo psicopatologico sia radicata nello scompenso affettivo:

[blockquote style=”1″]La Terapia Cognitiva Post-razionalista è un metodo attraverso il quale il terapeuta conduce il paziente nella ricostruzione del suo scompenso affettivo, con l’obbiettivo di promuovere, attraverso la distinzione ed integrazione di tutta la gamma di emozioni, sentimenti e stati intenzionali alla discrepanza affettiva in questione, una riorganizzazione progressiva del sistema personale in un nuovo e più articolato livello di coscienza che contenga la nuova maniera di sentirsi.[/blockquote]

A 15 anni dalla sua scomparsa, il grande vuoto che ha lasciato nel panorama cognitivo post-razionalista italiano si sente ancora, nell’attesa che qualcuno riesca ad avere nuove brillanti intuizioni cliniche che possano dare nuovo slancio a questa corrente cognitivista cosi stimolante.

 

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Valentina Davi
Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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