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Vincere le abbuffate: come superare il disturbo da binge eating – Recensione

Il libro è rivolto alle persone con problemi di binge eating, esso comprende una parte in cui è illustrato un programma di auto aiuto basato sulla CBT-E.

Di Sara Della Morte

Pubblicato il 16 Set. 2014

Vincere le abbuffate, traduzione dell’opera di C. G. Fairburn, è un testo destinato alle persone con problemi di binge eating che si divide al suo interno in due parti. La prima parte riassume al lettore le conoscenze più attuali sul disturbo, la seconda comprende un programma di auto aiuto basato sulla CBT-E, trattamento ad oggi più efficace a disposizione.

La prima parte del testo è stata scritta per fornire a coloro che ritengono di avere problemi nel controllo della propria alimentazione un resoconto di facile lettura dei problemi di binge eating e del modo per affrontarli. Si compone di una descrizione di che cosa sono le abbuffate, quali sono le loro caratteristiche, come ci si abbuffa, come hanno inizio e come terminano.

A seguire viene offerta una panoramica su quelli che sono i problemi alimentari e i disturbi alimentari e la loro classificazion: bulimia nervosa, anoressia nervosa, disturbo da binge eating, disturbi alimentari atipici, disturbi alimentari misti, sindrome da alimentazione notturna, prospettiva transdiagnostica. Si affrontano poi temi quali chi si abbuffa, gli aspetti psicologici sociali, i problemi fisici associati al binge eating, che cosa causa le abbuffate ed infine il trattamento.

 Il testo sottolinea che, nella ricerca di un aiuto professionale per un problema di binge eating, ad oggi il trattamento di elezione e quindi più efficace è la CBT-E. Nella maggior parte dei casi le persone ne traggono beneficio e i cambiamenti sono duraturi. I soggetti che non sono sottopeso, non hanno seri problemi di salute, non sono in gravidanza, non hanno compromissioni dovute al binge eating legate alla salute fisica, non sono significativamente depressi o demoralizzati e non hanno problemi di alcol, droghe o gesti autolesivi possono utilizzare per il trattamento degli episodi ricorrenti di binge eating, in una prima fase, l’Autoaiuto (puro o guidato, seguire il programma con il supporto e la guida di un terapeuta) e in un secondo momento la terapia individuale. Se si ritiene invece ricorrere all’aiuto di un professionista è importante muoversi in questa direzione.

Il programma di autoaiuto può avere successo se la persona che ha deciso di intraprenderlo desidera cambiare. In genere, le persone impiegano da 4 a 6 mesi per completare il programma. Non è bene aspettarsi che il successo arrivi in brevissimo tempo, di fare progressi in modo liscio e senza intoppi, che l’impulso ad abbuffarsi scompaia. È importante inoltre fare sessioni di revisione settimanali in cui valutare i progressi compiuti e considerare sempre la possibilità di chiedere aiuto.

Il programma è così composto:

Step 1: iniziare bene

  • Automonitoraggio (diario alimentare giornaliero)
  • Pesarsi settimanalmente (pesarsi sempre in uno stesso giorno, al mattino)

Al termine di ogni step si consiglia di compilare la scheda riepilogativa composta da 6 colonne nelle quali indicare da quante settimane si sta seguendo il programma, quante abbuffate ci sono state nei 7 giorni, l’utilizzo di un controllo sul peso con vomito o lassativi, quante giornate ci sono state in cui si è fatto del proprio meglio per seguire il programma, il peso e infine gli elementi degno di nota, quando si è passati da uno step a quello successivo.

Step 2: mangiare in modo regolare

  • Introdurre un regime alimentare regolare
  • Interrompere il vomito autoindotto e l’abuso di lassativi e diuretici.

Step 3: alternative alle abbuffate

  • Sostituire le abbuffate con attività alternative 
  • Identificare i cambiamenti nel peso

Step 4: risolvere i problemi

  • Fare pratica di problem solving

Step 5: fare il punto della situazione

  • Passare in rassegna i progressi fatti
  • Decidere cos’altro c’è da fare
  • Modulo della dieta
  • Affrontare le diete rigide
  • Modulo dell’immagine corporea
  • Affrontare le preoccupazioni per la forma del corpo, il controllo, l’evitamento e il sentirsi grassi.
  • Finire bene
  • Mantenere i progressi fatti
  • Affrontare le ricadute

Come terapeuti il programma va supportato con sedute regolari. Un aspetto importante del programma di autoaiuto guidato è mantenere la persona motivata, che segua il programma con un ritmo adeguato e che si mantenga focalizzata sull’obiettivo, ovvero liberarsi delle abbuffate. L’obiettivo del programma è che il paziente diventi terapeuta di se stesso.
Il libro viene ulteriormente utilizzato in associazione alla farmacoterapia, alla terapia cognitivo-comportamentale, e ad altre terapie psicologiche disponibili. È spesso utilizzato dai pazienti ricoverati.

Alla realizzazione di questo volume hanno partecipato anche pazienti e volontari che hanno offerto contributi e testato il programma.

Questo volume, di facile consultazione, rappresenta quindi la forma più efficace di autoaiuto del binge eating sia per sé sia in combinazione con un supporto esterno. È la versione rivisitata del programma originale basato sulla CBT-E. Un testo sia per gli operatori che per tutti coloro fossero interessati al problema. Lascio la parola ai clinici e a coloro che ne fossero interessati per offrire il proprio punto di vista confrontandosi sulle possibilità che lo strumento offre.

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Fairburn, C. G. (2014). Vincere le abbuffate. Come superare il disturbo da binge eating. Milano, Raffaello Cortina Editore. ACQUISTA
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