expand_lessAPRI WIDGET

Trattamento del Disturbo ossessivo-compulsivo: Citalopram vs EMDR

Lo studio confronta l'efficacia del trattamento farmacologico con Citalopram e quello con EMDR per la cura del DOC, con una maggiore efficacia dell'EMDR

Di Francesca Soresi

Pubblicato il 05 Giu. 2014

 

 

Lo studio mostra che entrambi gli interventi terapeutici (quello con il farmaco citalopram e quello con l’EMDR) sono in grado di migliorare i sintomi del DOC, e più nello specifico dimostra che l’EMDR risulta il metodo più efficace, rispetto al citalopram, per il miglioramento di tali sintomi.

In uno studio del 2011 vengono messe a confronto due tipologie di trattamento per il Disturbo Ossessivo-compulsivo (DOC): trattamento farmacologico con citalopram e EMDR. Entrambi migliorano i sintomi del DOC, ma tra i due l’EMDR risulta essere il trattamento maggiormente efficace.

Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è uno disturbo d’ansia caratterizzato principalmente da pensieri, fantasie e comportamenti ripetitivi.

Evidenze scientifiche dimostrano che i segni e sintomi del DOC iniziano nell’infanzia nel 30-50% dei pazienti.  Anche se l’esatta eziologia del disturbo non è ancora stata compresa interamente, disfunzioni biologiche, genetiche, cognitive e comportamentali sono considerate i fattori più importanti.

Tra i metodi di trattamento abbiamo, in prima linea, l’utilizzo di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI, tra cui fluoxetine, fluovoxamine, paroxetine, certeraline e citalopram), e poi metodi di trattamento cognitivi o comportamentali.

Lo studio di Nazari del 2011 confronta l’efficacia dell’EMDR come metodo terapeutico con una terapia basata sull’utilizzo di citalopram.

La ricerca è stata effettuata inizialmente su 90 pazienti con diagnosi di DOC, assegnati in modo casuale ai due gruppi in cui venivano effettuati i due diversi trattamenti, per la durata di 12 settimane.

Successivamente 17 pazienti del gruppo citalopram e 13 pazienti del gruppo EMDR sono stati esclusi dall’analisi finale, poiché non hanno partecipato al follow-up. Al termine dello studio ciascuno dei due gruppi era quindi composto da 30 soggetti, per un totale di 60 pazienti.

All’inizio e alla fine del trattamento ai soggetti è stata somministrata la Y-BOCS (scala di valutazione delle ossessioni e delle compulsioni) e sono stati confrontati i risultati. Le medie alla Y-BOCS pre-trattamento erano 25.26 per il gruppo citalopram e 24.83 per il gruppo EMDR; mentre alla Y-BOCS post-trattamento erano rispettivamente 19.06 (citalopram) e 13.6 (EMDR).

Lo studio mostra che entrambi gli interventi terapeutici (quello con il farmaco citalopram e quello con l’EMDR) sono in grado di migliorare i sintomi del DOC, e più nello specifico dimostra che l’EMDR risulta il metodo più efficace, rispetto al citalopram, per il miglioramento di tali sintomi.

Il presente studio costituisce uno dei primi tentativi di confronto tra EMDR e SSRI nel DOC, quindi i risultati devono essere considerati con cautela in funzione anche di quegli elementi che l’autore stesso ha individuato come limiti del proprio lavoro (follow-up a breve termine, bassa dose di citalopram e nessuna registrazione degli effetti collaterali).

Per indagare gli effetti a lungo termine dell’EMDR nel DOC e generalizzare e confermare i risultati positivi trovati da Nazari e dalla sue equipe, sono necessari ulteriori studi clinici controllati.

 

ARTICOLO CONSIGLIATO:

Terapia cognitivo-comportamentale nei pazienti con Disturbo ossessivo-compulsivo

 

BIBLIOGRAFIA:

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Francesca Soresi
Francesca Soresi

Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale a San Donato Milanese (MI)

Tutti gli articoli
ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel