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Alti livelli di cinismo e rischio di sviluppare demenza: quale correlazione?

La risposta sembra essere affermativa: i soggetti con alti livelli di cinismo hanno un rischio tre volte maggiore di sviluppare demenza rispetto agli altri

Di Roberta Mazzara

Pubblicato il 13 Giu. 2014

Aggiornato il 24 Giu. 2014 15:51

 

FLASH NEWS

Il cinismo è caratterizzato dalla credenza che gli altri siano motivati, nelle loro azioni, a raggiungere interessi personali. Tale idea rispetto alle intenzioni altrui potrebbe sembrare soltanto un semplice e innocuo punto di vista, ma la ricerca scientifica sembra aver dimostrato, invece, come tale disposizione nei confronti degli altri possa addirittura aumentare le probabilità di sviluppare una demenza.

A tale conclusione sono giunti i ricercatori della University of Eastern Finland di Kuopio, Finlandia, coordinati da Anna-Malia Tolppanen, PhD, i quali hanno pubblicato i risultati da loro ottenuti sulla rivista Neurology.

In passato è già stato dimostrato come il cinismo sia correlato ad altri problemi di salute, come ad esempio le patologie cardiache, ma tale lavoro è il primo a dimostrarne la correlazione con lo sviluppo di una patologia degenerativa come la demenza.

Per esaminare la relazione intercorrente tra demenza e cinismo, i ricercatori hanno reclutato 1449 persone, con un’età media di 71 anni, alle quali sono stati somministrati i test maggiormente in uso per diagnosticare il deterioramento cognitivo, oltre ad un questionario per la valutazione del livello di cinismo.

Quest’ultimo strumento permette di ottenere risultati attendibili e stabili nel corso degli anni ed è composto da item in cui i partecipanti devono indicare il loro grado di accordo con affermazioni quali: “Credo che la maggior parte delle persone mentano per ottenere dei vantaggi” o “E’ più sicuro non fidarsi di nessuno”.

Dopo aver analizzato i risultati raggiunti dai soggetti, i ricercatori li hanno raggruppati in categorie di basso, moderato o alto livello di cinismo.

In totale 622 partecipanti hanno concluso lo studio, sottoponendosi ad una seconda valutazione, circa otto anni dopo l’inizio della ricerca. Durante tale lasso di tempo 46 persone hanno ricevuto una diagnosi di demenza.

Andando ad analizzare i profili di tali soggetti e considerando anche altri fattori che aumentano il rischio di demenza, quali l’alta pressione sanguigna, livelli elevati di colesterolo e il fumo, il team ha potuto riscontrare come i soggetti ai quali erano stati attribuiti alti livelli di cinismo avevano un rischio tre volte più elevato di sviluppare demenza rispetto agli altri.

In particolare, 14 dei 164 partecipanti con alti livelli di cinismo hanno sviluppato demenza, rispetto al gruppo con basso cinismo, in cui soltanto 9 soggetti su 212 hanno ottenuto diagnosi di deterioramento cognitivo.

Tolppanen afferma:

[blockquote style=”1″]Tali risultati evidenziano come la personalità delle persone possa avere un impatto sulla loro salute. Comprendere come un tratto di personalità quale il cinismo influenzi il rischio di sviluppare demenza, può fornirci un importante aiuto sulla comprensione di come ridurre il rischio di demenza.[/blockquote]

Tale possibilità sembra essere di grande importanza se consideriamo che nel 2010 le persone affette da demenza erano 35,6 milioni e che tale incidenza sembra essere in costante aumento, tanto da far prevedere che nel 2050 le persone colpite da deterioramento cognitivo saranno 115,4 milioni.

 

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Roberta Mazzara
Roberta Mazzara

Psicologa. Specializzanda iscritta alla Scuola di Neuropsicologia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca.

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