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Attaccamento e Psicoanalisi di Morris N. Eagle (2013) – Recensione

Nel libro l'autore riflette sulle differenze tra i modelli psicoanalitici e la teoria dell'attaccamento ed espone gli sviluppi successivi della teoria.

Di Giovanni Maria Ruggiero

Pubblicato il 11 Giu. 2014

 

 

Il destino clinico della teoria dell’attaccamento è una storia un po’ triste di abbandono e accoglimento.

Lo psicoanalista Morris N. Eagle racconta questa storia, riflettendo sulle differenze tra i vari modelli psicoanalitici e la teoria dell’attaccamento.

Ripudiata dalla psicoanalisi nel cui ambiente era cresciuto il suo autore, John Bowlby, la teoria dell’attaccamento si è sviluppata nell’ambiente della psicologia sperimentale e ha finito per essere accolta in alcune correnti del cognitivismo clinico, specialmente in Italia (Liotti, 1994). Più recentemente, c’è stato un lento riavvicinamento.

Lo psicoanalista Morris N. Eagle racconta questa storia, riflettendo sulle differenze tra i vari modelli psicoanalitici e la teoria dell’attaccamento. La differenza principale riguarda il ruolo del trauma reale e delle fantasie. Nella teoria di Bowlby la sofferenza del bambino è fortemente influenzata dagli eventi traumatici, che quindi sono reali. Nei modelli psicoanalitici il trauma è fantasticato e il problema giace tutto nell’interiorità inconscia. Questo è vero soprattutto per i modelli freudiano e kleiniano.

Gli sviluppi successivi della psicoanalisi le hanno permesso di muovere alcuni passi nella direzione dell’interpersonalità dell’attaccamento, ma in realtà la strada era (ed è) ancora lunga. La teoria delle relazioni oggettuali rimane una teoria interiore, anche se prevede che la motivazione umana sia il rapporto con l’altro e non l’istinto sessuale. Anche la teoria del sé e gli sviluppi interpersonali e relazionali comunque mantengono l’attenzione sul mondo interno, come in fondo è giusto che faccia un modello psicoanalitico.

D’altro canto lo studio della teoria dell’attaccamento rende evidente quanto sia non solo cognitivo ma addirittura comportamentale questo modello: l’attaccamento è soprattutto un comportamento osservabile. E i modelli operativi interni sono funzioni cognitivo-comportamentali. Questo può spiegare in maniera credibile perché la psicoanalisi ripudiò la teoria dell’attaccamento, malgrado Bowlby avesse seguito una formazione psicoanalitica.

Insomma, la teoria dell’attaccamento deriva da studi empirici e da definizioni operative, mentre l’interesse di gran parte degli psicoanalisti verte sull’incontro clinico. Nel suo libro Eagle parte con una panoramica della teoria e della ricerca sull’attaccamento che comprende tre capitoli scritti in collaborazione con Everett Waters. Sono poi illustrati lo sviluppo e i principi fondamentali della teoria dell’attaccamento, compresi gli approcci alla misurazione dell’attaccamento nei bambini e negli adulti.

Dopo aver esposto con chiarezza le differenze, Eagle considera i punti di convergenza, a iniziare dall’interesse per lo sviluppo precoce del bambino. Tra gli psicoanalisti che sono stati in grado di recuperare il lavoro di Bowlby, Eagle cita Fonagy e la sua teoria della capacità di mentalizzare, che si apprende all’interno di una relazione di attaccamento sana e funzionale.

Eagle nota anche come la natura fortemente empirica della teoria dell’attaccamento la rende non immediatamente applicabile la pratica clinica. Non esiste una terapia basata sull’attaccamento. Esistono semmai delle indicazioni terapeutiche basate sull’attaccamento, tra cui le varie considerazioni sulla relazione. Probabilmente il terapeuta che più di tutti ha tentato di costruire una terapia basata sull’attaccamento è Liotti (1994), il quale però non è un analista. In campo psicoanalitico quelli che più si sono avvicinati a un uso clinico dell’opera di Bowlby sono Bateman e Fonagy (2004).

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Bateman, A., Fonagy, P. (2004). Psychotherapy for Borderline Personality Disorder: Mentalization-based Treatment. Oxford University Press, Oxford, New York.   ACQUISTA ONLINE
  • Liotti, G. (1994), La dimensione interpersonale della coscienza. Carocci Editore, Roma. ACQUISTA ONLINE
  • Eagle, M. N. (2013). Attaccamento e psicoanalisi: Teoria, ricerca e implicazioni cliniche. Cortina, Milano.  ACQUISTA ONLINE
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Giovanni Maria Ruggiero
Giovanni Maria Ruggiero

Direttore responsabile di State of Mind, Professore di Psicologia Culturale e Psicoterapia presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna, Direttore Ricerca Gruppo Studi Cognitivi

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