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ACHESS: un app in aiuto dei Disturbi da Uso di Alcool – Psicologia

ACHESS: app che potrebbe aiutare i pazienti con Disturbi da Uso di Alcool a rimanere lontani dall'alcol e a gestire meglio il rischio di ricadute.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 18 Apr. 2014

Aggiornato il 09 Giu. 2017 13:38

 

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Addiction-Comprehensive Health Enhancement Support System (ACHESS), una app per smartphone, potrebbe aiutare i pazienti con Disturbi da Uso di Alcool (Abuso di Alcool e Alcool Dipendenza) a rimanere lontani dall’alcol e a gestire meglio il rischio di ricadute.

Centrale nell’alcolismo, e in generale nelle dipendenze, infatti, è il problema delle ricadute, tanto che la dipendenza da alcol ha tassi di recidiva simili ad altre malattie psichiatriche croniche.

Le ricadute riducono la qualità della vita delle persone, peggiorano i rapporti familiari e sono spesso associati alla criminalità, questo inoltre ha costi sanitari e sociali molto alti.

Sappiamo anche che la continuità nella cura per i pazienti che lasciano il trattamento residenziale è fondamentale a garantire esiti migliori a breve e lungo termine.

È in quest’ottica che è stata pensata ACHESS, un app che i pazienti possono imparare a usare nelle due settimane che precedono la dimissione dal centro per il trattamento residenziale, e che è stata pensata per permettergli di:

  • comunicare con gruppi di sostegno tra pari ed esperti di dipendenza;
  • monitorare tempestivamente per valutare il rischio di recidiva;
  • avere a disposizione un promemoria e avvisi per incoraggiare l’aderenza agli obiettivi terapeutici (per esempio avvisi che segnalano la vicinanza pericolosa di bar o locali);
  • usufruire di materiale didattico e strumenti di misurazione personalizzati sulle esigenze individuali
  • avere accesso in rete a risorse selezionate
  • disporre della comunicazione one-touch con il curante

Durante lo studio 349 pazienti con dipendenza da alcol sono stati assegnati, per un anno, in modo casuale a un programma di trattamento residenziale standard ( n = 179) o a un trattamento standard a cui era aggiunto l’uso di ACHESS ( n = 170 ).

I risultati indicano che i pazienti che hanno utilizzato l’applicazione hanno riferito un minor numero di giorni a rischio di consumo alcolico (quando il paziente beve nell’arco di due ore più di 4 bevande alcoliche standard, tre per le donne) rispetto ai controlli, con una media di 1,37 giorni a rischio in meno nel gruppo ACHESS. Una bevanda standard è una birra piccola, un bicchiere di vino o un misurino di distillato. I pazienti che hanno utilizzato ACHESS hanno anche avuto maggiori probabilità di rimanere lontani dall’alcol.

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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