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Quando i bambini costruiscono insieme un gioco immaginario – Psicologia

Uno studio pilota australiano ha indagato il fenomeno tecnicamente definito come gioco immaginario coordinato in funzione della variabile grado di amicizia.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 09 Gen. 2014

 

 

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Uno studio pilota australiano ha indagato il fenomeno tecnicamente definito come gioco immaginario coordinato in funzione della variabile “grado di amicizia”.

Basti pensare alla nostra infanzia, un gioco di potenziometri inventato con una delle amichette del cuore. La stanza diventa una navicella spaziale, i sassolini colorati diventano gettoni magici – per l’appunto i potenziometri- per raggiungere lo spazio, ogni colore ti consente di andare su un pianeta diverso: marrone Marte, bianco Venere, azzurro Mercurio, si parte. Una stanza, sassolini colorati e tanta immaginazione.

Uno studio pilota australiano ha indagato proprio questo fenomeno tecnicamente definito come gioco immaginario coordinato in funzione della variabile “grado di amicizia”, e cioè a dire variano le interazioni conversazionali in tale contesto di gioco se i bambini sono molto amici (“migliori amici”) oppure si sono soltanto compagni di gioco più occasionali.

E’ stato analizzato il gioco di coppie di bambini di 5-6 anni di età, caratterizzate da diversi gradi di amicizia, e a cui veniva loro fornito materiale di gioco generico che lasciasse spazio alla fantasia. I ricercatori hanno identificato nelle interazioni di gioco (della durata di circa 30 minuti) tre temi conversazionali distinti: in primo luogo il tema del “costruire insieme” in cui l’obiettivo è co-costruire una rappresentazione condivisa di oggetti reali e immaginari.

In secondo luogo emergerebbe il tema della “condivisione di informazioni personali”, che sarebbe presente soltanto nel caso in cui la coppia di bambini sia caratterizzata da amicizia stretta e non solo occasionale. Infine il tema chiave dello storytelling e cioè la cocostruzione di uno scenario immaginario, per prima cosa decidendo insieme cosa sarebbe più divertente da immaginare e quindi ponendo le fondamenta dello storytelling condiviso.

Ulteriori sviluppi di ricerca sono chiaramente necessari a questo iniziale studio esplorativo e preliminare, per comprendere le differenze conversazionali e linguistiche prendendo in considerazione gli aspetti affettivi tra pari.

 

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BIBLIOGRAFIA:

 

 

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