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Sadismo: una questione di Personalità. Psicopatologia della vita quotidiana

In genere tendiamo a evitare di infliggere dolore agli altri, con senso di colpa se questo accada. Nel sadismo la crudeltà provoca piacere e eccitazione

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 10 Ott. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Generalmente tendiamo a evitare di infliggere dolore agli altri, con senso di colpa e rimorso nel caso in cui questo accada. Nel sadismo tuttavia la crudeltà provoca piacere o eccitazione.

Ma senza andare lontano in menti criminali, e senza sconfinare nelle perversioni sessuali, tale fenomeno può essere molto più comune nella nostra normalità di quanto pensiamo.

Due ricerche condotte da Erin Buckels della University of British Columbia hanno studiato tale fenomeno. Anzitutto, come prevedibile, è stato dimostrato sperimentalmente che nelle persone con elevati punteggi di sadismo insorge piacere a seguito di comportamenti di danneggiamento dell’altro.

Secondo i ricercatori tali tendenze sadiche sarebbero frequenti e comuni tali da costituire un tratto della personalità: si traggono benefici emotivi – in termini di piacere esperito – causando oppure osservando dolore inflitto ad altri.

Sono stati reclutati circa settanta soggetti a cui veniva chiesto di scegliere tra diversi compiti generalmente considerati poco piacevoli: uccidere scarafaggi, aiutare uno sperimentatore a uccidere scarafaggi, pulire toilette sporche oppure resistere al dolore mentre si immerge una mano in acqua gelida.

A coloro che sceglievano il compito di uccidere insetti veniva mostrata una sorta di macchina tritura-insetti, in cui dovevano inserire gli scarafaggi e far partire il macchinario. Nel rispetto dell’etica in realtà si tratta di un artificio sperimentale quindi nessun animale è stato realmente ucciso durante l’esperimento: i partecipanti avevano questa credenze mentre in realtà gli scarafaggi venivano fatti “scappare” da una via nascosta.

Tra i 71 partecipanti il 12,7% ha scelto il compito di tolleranza del dolore in acqua gelida, il 33,8% la pulizia delle toilette sporche, il 26,8% ha scelto l’assistenza all’uccisione di insetti e il 26,8% il compito che prevedeva l’uccisione degli insetti.

Dai risultati è emerso – come ci si aspettava – che chi sceglieva il compito di uccisione degli insetti aveva anche punteggi più elevati di impulsi sadici.

In secondo luogo i soggetti con elevati punteggi di sadismo che avevano scelto di uccidere gli scarafaggi riportavano anche un maggior livello di piacere rispetto a coloro che avevano scelto altri task; inoltre il livello di piacere esperito sembra correlato positivamente con il numero di insetti uccisi.

Dunque il sadismo non è solo un fenomeno da devianze sessuali e criminali ma può trovare spazio nella nostra psicopatologia della vita quotidiana; in tal senso questo aspetto personologico risulta ancora poco conosciuto e poco studiato. Gli stessi ricercatori stanno continuando a indagare il sadismo nella vita quotidiana in relazione a comportamenti di trolling online e a diverse forme di sadismo vicario, quali provare piacere dalla visione di scene cruente nei film o nei videogames.

 

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Redattrice di State of Mind

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