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Musicoterapia: Cronaca di un’esperienza musicale inimmaginabile

A Villa Igea è stato presentato un CD contenente le canzoni nate nel corso degli anni nei laboratori di musicoterapia, dal titolo appunto Inimmaginabile.

Di Gaspare Palmieri

Pubblicato il 21 Ott. 2013

 

…aprire le ali e come un gabbiano volare

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Il mondo è fuori, Solarium

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Inimmaginabile

A Villa Igea è stato presentato un CD contenente le canzoni nate nei laboratori di musicoterapia, dal titolo, appunto, Inimmaginabile.

Tutto ebbe inizio nel 2009 con il concorso musicale “Oltre il muro- Una canzone a trent’anni dalla Legge Basaglia”, organizzato insieme al Comune di Modena e dedicato alle canzoni che avessero come tema il disagio psichico.

Il concorso fu l’occasione per fare “uscire allo scoperto” gruppi musicali composti da utenti e operatori dell’Ospedale Privato Convenzionato Villa Igea di Modena, che utilizzavano lo scrivere canzoni come strumento riabilitativo, occasione per stare insieme in modo creativo e per esprimere con la musica quello che avevano dentro. Nel 2009 i primi gruppi a salire sul palco furono i Fermata Fornaci, formatisi al Day Hospital di Villa Igea, e i Darkiska (oggi diventati i Divo), nati presso la Semiresidenza psichiatrica Il Sole di Sassuolo. Da allora l’esperienza del songwriting riabilitativo è cresciuta anno dopo anno in senso quantitativo e qualitativo. Sono nati nuovi gruppi presso altre strutture come i Solarium, presso la Residenza a Trattamento Protratto Il Borgo, la Nespolo Band, presso l’omonima Residenza Psichiatrica per adolescenti, i Lunatici e i Sole Cantorum presso la Residenza La Luna e il Sole di Sassuolo.

InimmaginabileLa scorsa settimana il sogno è diventato realtà: a Villa Igea è stato presentato un CD contenente le canzoni nate negli anni nei laboratori di musicoterapia, dal titolo appunto “Inimmaginabile”. La presentazione del disco ha avuto luogo nel bel giardino della clinica, il luogo dove i pazienti solitamente passeggiano quando non ci sono attività nei reparti. La clinica è stata aperta a tutti per l’occasione ed è stato possibile visitare anche il Museo dell’albero della memoria, un singolare edifico costruito attorno a un albero, dove sorgeva la vecchia portineria.

Vi racconto qualcosa di più sui gruppi e sui loro coordinatori.

I Fermata Fornaci sono attualmente coordinati da Barbara Rosset, una cantautrice modenese che collabora con i Nomadi, per i quali ha scritto alcuni brani dell’ultimo disco. Barbara non aveva precedenti esperienze in ambito psichiatrico e all’inizio è stata affiancata dal sottoscritto nella conduzione del gruppo, insieme alle bravissime operatrici del DH. Con un grande talento compositivo e un entusiasmo contagioso, Barbara è stata determinante nella realizzazione del CD. Ha motivato benissimo il gruppo, ha insegnato esercizi di respirazione e tecniche vocali, ma soprattutto ha trasmesso il coraggio anche a chi non aveva mai cantato. Si è poi prodigata con musicisti professionisti per realizzare delle splendide basi, su cui il gruppo ha cantato in studio di registrazione. Barbara è la prova vivente di come una persona, anche priva di una formazione specifica, ma supportata da una buona equipe, possa trasmettere una passione a persone con gravi problemi psichiatrici, ottenendo risultati terapeutici importanti.

I gruppi della residenza e semiresidenza di Sassuolo sono coordinati da Tommy Togni, cantautore e attore modenese, autore del brano di successo di Irene Grandi “In vacanza da una vita“, altro grande artista prestato alla psichiatria. All’inizio ricordo che Tommy, anche lui alla prima esperienza nel mondo psichiatrico, era abbastanza spaventato all’idea di condurre un laboratorio di musica e teatro con pazienti psichiatrici. Sostenuto e guidato dall’equipe della psichiatra Lucia Zanni, ha fatto crescere ben tre band che scrivono canzoni e commedie teatrali, presentate a rassegne legate alla salute mentale (Settimana della Salute Mentale, Festival delle Abilità Differenti, Feste dell’Associazione Famigliari) e non (Settembre Formiginese). I brani composti dai gruppi di Sassuolo sono stati cantati e interpretati dagli utenti, accompagnati alla chitarra da Tommy.

L’ultimo arrivato nel fecondo laboratorio artistico di Villa Igea è il mio “socio” Cristian Grassilli, che è psicoterapeuta e musicoterapeuta, oltre ad essere ovviamente cantautore superbo (già autore, insieme al sottoscritto, per Francesco Guccini) e che ha dato vita alla Nespolo band e ai Solarium. Cristian ha registrato le basi musicali su cui hanno cantato i gruppi.

L’esperienza in studio di registrazione è stata esaltante per utenti e operatori, che hanno avuto occasione di scoprire un luogo nuovo in cui si sono trovati subito a proprio agio. E’ ormai assodato che quando i nostri pazienti si sperimentano in contesti lontani dai luoghi di cura e riabilitazione funzionino meglio, vincendo quella che Franco Basaglia chiamava “malattia da istituzionalizzazione” e mostrando parti di sè inaspettate e inimmaginabili.

Inimmaginabile La presentazione del CD è stata una vera festa, con centinaia di partecipanti. Sono venuti tanti gruppi di pazienti di altre strutture, accompagnati dagli operatori, insieme a famigliari, autorità locali, studenti e semplici curiosi. Quasi tutti gli utenti presenti sono transitati in passato da Villa Igea, come tappa del proprio percorso di cure. Alcuni nel frattempo sono guariti, altri hanno fatto passi avanti significativi, ed è stato bello riincontrarsi in un’occasione così positiva.

Il concerto è stato l’occasione anche per scoprire le qualità artistiche di alcuni operatori, come quelle di un nuovo medico del Day Hospital, che ha accompagnato magistralmente i Fermata Fornaci alle percussioni. L’impianto audio non era il massimo, ma “fortunatamente” la mattina stessa era stato ricoverato un fonico nel reparto dove lavoro, che, con grande disponibilità, si è messo al servizio dello show. Potere del rock and roll…

Le protagoniste assolute sono comunque state, come sempre, le canzoni, i cui testi, a tratti ironici a tratti struggenti, non hanno niente da invidiare alla migliore tradizione cantautorale italiana.

Tra i brani divertenti vale la pena citare una parodia de Il leone si è addormentato, che diventa Te un rimbambì, con protagonista lo strizzacervelli “Lo psichiatra si è addormentato, gli han dato lo Xanax, è un rimbabì, è un rimbambì…”.

Tra i pezzi poetici Vivere l’alba recita “scriverò le mie paure per dire ciò che ho dentro, a chi non vuol sapere se c’è il sole o pioggia intorno a sé”.

Per chi fosse interessato ad ascoltare l’intero CD, è disponibile gratuitamente contattando l’Ospedale Privato Villa Igea (www.villaigea.it).

 

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