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Stress: la prova scientifica della maggiore resistenza delle donne!

L’idea che le donne siano più resilienti degli uomini in risposta allo stress è confermata del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Buffalo

Di Francesca Vinciullo

Pubblicato il 26 Lug. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

L’idea che le donne siano più resilienti degli uomini in risposta a situazioni stressanti  è convinzione comunemente diffusa. Adesso è arrivata la conferma scientifica da parte del Dipartimento di Psicologia e Biofisica dell’Università di Buffalo  (UB School of Medicine and Biomedical Sciences), che ha evidenziato i motivi alla base di questo fenomeno.

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Zhen Yan, infatti, ha cercato di confermare le passate scoperte circa la maggiore resistenza allo stress delle donne rispetto ai uomini, con l’intento di comprenderne il perché.

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Lo studio ha evidenziato che le donne dei ratti esposte a ripetute situazioni stressanti rispondono meglio rispetto agli uomini, esposti alla medesima condizione, a causa dell’effetto protettivo degli estrogeni. Nella ricerca le donne dei ratti, infatti, sottoposte a una settimana di stress ripetuto, non hanno mostrato alcun danneggiamento nell’abilità di ricordare oggetti appena mostrati, mentre gli uomini hanno evidenziato un danneggiamento della memoria a breve termine.

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La compromissione della  capacità di ricordare episodi recenti è connesso ad un deficit nella capacità di segnalazione da parte dei recettori di glutammato nella corteccia prefrontale, la regione cerebrale deputata al controllo della memoria a breve termine, dell’attenzione, dei processi emotivi e di altre funzioni esecutive. Una ricerca dello scorso anno dello stesso gruppo di studiosi aveva mostrato come situazioni di stress continuo comportino la perdita di ricettori di glutammato nella corteccia prefrontale in giovani ratti maschi. Il recettore di glutammato, infatti, rappresenta la molecola che controlla la risposta allo stress. 

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L’attuale ricerca, però, ha evidenziato che questo fenomeno non avviene per le donne, per cui il recettore di glutammato non subisce deficit a fronte di stress ripetuto.  Come spiegare questi risultati? I ricercatori hanno deciso di manipolare la quantità di estrogeni prodotti nel cervello sia nei uomini che nelle donne per verificarne le possibile conseguenze.

Quando la segnalazione degli estrogeni nelle donne era bloccata si evidenziava un effetto nocivo dello stress nei circuiti cerebrali, mentre quando la via di segnalazione degli estrogeni era attivata nei uomini allora le conseguenze dannose dello stress erano bloccate.

I risultati ottenuti hanno mostrato l’effetto positivo che gli estrogeni prodotti nel cervello  hanno nel proteggere da situazioni di stress ripetuto, spiegando, così, la maggior resilienza delle donne allo stress cronico. In particolare, è l’enzima aromatasi, che produce estradiolo, un ormone estrogeno, ad essere presente in grande quantità nella regione prefrontale del cervello femminile e ad essere responsabile, quindi, della maggiore resilienza femminile.

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Questa scoperta muove verso la possibilità di utilizzare trattamenti per la cura di problemi connessi allo stress  attraverso la somministrazione di sostanze simili agli estrogeni, in modo da evitare gli effetti collaterali di ormoni e ottenere risultati positivi in questo genere di disturbi. 

LEGGI: 

GENDER STUDIES –  MEMORIA – NEUROPSICOLOGIA – STRESS

 

 

BIBLIOGRAFIA:

  • Wei, J., Yuen, E. Y., Liu, W., Li, X., Zhong, P., Karatsoreos, I. N., McEwen, B. S., & Yan, Z. (2013). Estrogen protects against the detrimental effects of repeated stress on glutamatergic transmission and cognition. Molecular Psychiatry, 1-11. (DOWNLOAD)
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Francesca Vinciullo
Francesca Vinciullo

Dottore Magistrale in Psicologia Clinica

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