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Criminal Minds: il Costrutto della Psicopatia – Lectio Magistralis del Prof. Robert D. Hare

Prof. Robert D. Hare, una leggenda nel campo della psicologia criminologica, nonché padre del concetto di Psicopatia riconosciuto a livello internazionale

Di Valentina Davi, Ursula Catenazzi

Pubblicato il 14 Mag. 2013

Aggiornato il 09 Nov. 2015 14:16

 

CRINVE 2013

Secondo Congresso Internazionale della Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche

IL COSTRUTTO DELLA PSICOPATIA

Lectio Magistralis del Prof. Robert D. Hare

 

CRINVE 2013 - LocandinaAppassionati di CSI e Criminal Minds, se dal 10 al 12 Maggio 2013 avete preferito crogiolarvi al mare approfittando di qualche raggio di sole primaverile anziché barricarvi all’Hotel Milton di Milano, sappiate che avete mancato l’evento dell’anno.

Infatti nel weekend si è tenuto nel capoluogo lombardo un imperdibile congresso di scienze criminologiche dove esperti del settore (psicologi, psichiatri, avvocati, criminologi, forze dell’ordine…) si sono confrontati su tematiche quali valutazione, origini e trattamento del comportamento criminale, e dove sono stati presentati in anteprima interessanti studi scientifici sul tema. Ma siete fortunati, per l’occasione State of Mind realizzerà una serie di articoli che illustreranno alcuni tra gli interventi più stimolanti emersi durante il congresso: restate sintonizzati e non ve ne pentirete.

Dexter - Immagine: Copyright © 2011 - Showtime
Articolo consigliato: Dexter lo psicopatico e la mentalizzazione degli stati emotivi

Ospite d’eccezione al CRINVE 2013 un nome una garanzia: no, non stiamo parlando né di Peter Grissom né di Aaron Hotchner (anche se dati i temi trattati ci aspettavamo di vederli salire sul palco da un momento all’altro), bensì del Prof. Robert D. Hare, una leggenda nel campo della psicologia criminologica, nonché padre del concetto di Psicopatia come è riconosciuto oggi a livello internazionale. Considerando che “la Psicopatia è probabilmente il più importante concetto forense introdotto nei primi anni del XXI secolo”, il congresso non poteva non aprirsi con una Lectio Magistralis sul Costrutto della Psicopatia, costrutto a cui l’ottuagenario professore ha dedicato una vita di ricerca scientifica. Eccovi quindi una breve lezione sulla Psicopatia, sale in cattedra il Prof. Robert Hare.

ARTICOLI SU: PSICOPATIA

 

Come riconosciamo uno Psicopatico?

Per psicopatico si intende una persona egocentrica, arrogante, superficiale, impulsiva, che manipola in maniera spietata gli altri senza provare vergogna, colpa o rimorso; non è guidata da una morale o da dettami di coscienza; manca di empatia ed ha solamente una consapevolezza astratta, intellettuale dei sentimenti altrui.

Lo psicopatico non è leale verso nessuno, ma segue solo il proprio mero interesse. Generalmente conduce uno stile di vita antisociale o asociale (non necessariamente criminale) in cui le altre persone vengono usate o vittimizzate.

Se questa descrizione vi ricorda qualcuno di vostra conoscenza guardatevi le spalle.

ARTICOLI SU: DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’

 

La psicopatia non deve quindi essere confusa con termini quali:

  • Criminalità
  • Sociopatia (in cui invece c’è lealtà verso il gruppo e il soggetto esperisce senso di colpa e rimorso)
  • Disturbo di Personalità Antisociale (sebbene i due costrutti condividano i tratti di impulsività e tendenza a comportamenti che violano le regole).

Psicopatici si nasce o si diventa?

Una domanda da un milione di dollari a cui ancora non si è riusciti a dare risposta. L’eziologia della Psicopatia non è ancora chiara, probabilmente l’espressione di tale disturbo è moderata dall’ambiente in un’interazione tra fattori biologici, genetici e sociali.

Qual è la natura della psicopatia?

Alcuni ritengono che la Psicopatia sia un disturbo di personalità, altri – in un’ottica dimensionale -parlano di variazioni estreme di normali tratti di personalità, altri ancora ritengono sia un’anomalia genetica neurobiologica e poi ci sono alcuni che, da un punto di vista evoluzionistico, considerano la Psicopatia una strategia riproduttiva adattiva. Ovviamente sposare una teoria piuttosto che un’altra ha delle forti implicazioni per quanto riguarda il trattamento dei soggetti psicopatici (se, per esempio, la consideriamo una strategia adattiva, allora non è un disturbo e quindi non è da curare), perciò dare una risposta alla domanda sulla natura della psicopatia non è così banale come sembra.

Come valutare il livello di psicopatia?

Psicopatia - Immagine: © Gina Sanders - Fotolia.com -
Articolo consigliato: “Psicopatia, PTSD e genesi di condotte antisociali”

Dagli studi condotti il Prof. Hare ha sviluppato la Psychopathy Checklist (PCL) prima e la Psychopathy Checklist Revised (PCL-R) dopo, strumenti universalmente utilizzati per valutare i livelli di Psicopatia nelle persone e la probabilità della messa in atto di comportamenti violenti.

La PCL-R valuta il livello di Psicopatia sulla base di due fattori e quattro componenti. I due fattori principali (Fattore 1 e Fattore 2) individuano due aree della personalità psicopatica: l’area Interpersonale/Affettivo e l’area della Devianza sociale; all’interno del Fattore 1 si distinguono la componente Interpersonale e quella Affettiva, mentre all’interno del Fattore 2 la componente Stile di vita e quella Antisociale.

È innegabile il contributo che il Prof. Hare con i suoi studi ha dato alle scienze criminologiche. Grazie a lui infatti il costrutto di Psicopatia è tornato in auge, forte di una sua validità empiricamente fondata. Non stupisce pertanto che il professore sia stato nominato Presidente del congresso.

Come ha sottolineato il professore nella sua lettera di ringraziamento, il CRINVE 2013 ha avuto il merito di illustrare i recenti progressi scientifici in cui l’integrazione dei contributi della genetica comportamentale, della psicopatologia dello sviluppo, della psicologia, della vittimologia, delle neuroscienze, della pratica clinica e del sistema giuridico, ci aiuta a comprendere e trattare soggetti antisociali e psicopatici in contesti criminali e non criminali.

L’obiettivo degli organizzatori non è stato, sottolinea Robert Hare, solo quello di fornire un forum per discutere questi progressi, ma anche di promuovere la collaborazione interdisciplinare e internazionale sulla comprensione dei comportamenti antisociali e psicopatici per ridurne le conseguenze deleterie per la società. Un’occasione che, vista la qualità degli interventi emersi durante le tre giornate, non è sicuramente andata perduta.

 

BIBLIOGRAFIA:

Hare R.D. (2011). Hare Psychopathy Checklist – Revised: 2nd Edition (PCL-R). Edizione Italiana Giunti O.S. ACQUISTA ONLINE

 

RISORSE:

www.hare.org

www.aftermath-surviving-psychopathy.org

www.psychopathysociety.org

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