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K2N The Journey Begins: la App per le vittime di Abuso Sessuale

Kay Toon ha appena lanciato una App per smartphone: K2N The Journey Begins, unica App disponibile per aiutare gli adulti che hanno subito abusi sessuali.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 17 Mag. 2013

FLASH NEWS

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Kay Toon ha appena lanciato una App per smartphone: K2N The Journey Begins, unica App disponibile per aiutare gli adulti che hanno subito abusi sessuali.

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Kay Toon, psicologo clinico, ha lavorato più di 20 anni nel servizio sanitario nazionale  con vittime di abusi sessuali e si è occupato dello sviluppo di terapie innovative; è anche autore del best seller “Breaking Free: Help for Survivors of Child Sexual Abuse”, e ha appena lanciato una App pionieristica per smartphone: K2N The Journey Begins. Questa è l’unica App disponibile che mira ad aiutare gli adulti che hanno subito abusi sessuali durante l’infanzia (uno su quattro).

Psicologia e Tecnologia: nuova App per Smartphones contro la Depressione. - Immagine: © 2012 Costanza Prinetti
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K2N The Journey Begins (gratuito) è la prima App della “Breaking Free series”. L’applicazione guida i sopravvissuti passo passo attraverso i problemi derivanti dall’avere subito abusi nell’infanzia.

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“Le applicazioni consentono ai sopravvissuti che sono in imbarazzo o provano vergogna per gli abusi subiti in passato di accedere alle applicazioni in privato e ogni volta che vogliono. Anche gli amici e familiari dei sopravvissuti possono essere aiutati con l’uso delle app nella comprensione delle conseguenze dell’abuso su chi l’ha subito”, dice Toon.

Gli esercizi nelle applicazioni si basano su esercizi provati e testati dai libri “Breaking Free” (80.000 copie vendute a livello internazionale).

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 Altre applicazioni disponibili della serie sono “k2n Keeping Safe” (proteggersi) e “k2n Feeling Guilty” (sentirsi in colpa), con ulteriori applicazioni in fase di sviluppo.

L’enfasi in tutte le applicazioni è su come mantenersi al sicuro, e sottolineano che la responsabilità dell’ abuso è sempre dell’abusante e mai del bambino abusato.

 

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Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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