Congresso SITCC 2012 Roma
Emozioni in gravidanza.
Superare lo stereotipo sociale per identificare e prevenire la “tristezza” delle mamme.
T.Ciccioli, B. Bagalini, K. Morelli & V. Pirocchi .
Studi Cognitivi, Sede di San Benedetto del Tronto
La gravidanza va intesa come un evento che comporta una significativa modificazione biopsicologica di fronte alla quale è necessario che la donna reagisca con un nuovo aggiustamento interiore, è quindi una fase della vita a rischio per la comparsa della depressione (PPD). La Depressione post partum va distinta dalla Maternity blues e dalla psicosi puerperale per incidenza, sintomatologia e decorso. Ha un’incidenza del 10% e 15% sulle donne in seguito alla gravidanza. La PPD si articola in una serie di sintomi determinanti una grave limitazione rispetto al funzionamento globale e alla qualità di vita della donna con ricadute importanti sulle dinamiche relazionali tra mamma e bambino (Rossi Monti,1996).
ARTICOLI SU: PSICOPATOLOGIA POST-PARTUM/PERINATALE
Il presente studio ha lo scopo di individuare, a fronte della vasta letteratura sull’argomento, alcuni soggetti potenzialmente a rischio e nel contempo assolvere ad un ruolo di prevenzione attraverso un intervento psicoeducazionale rivolto non solo alla donna, ma anche al partner. L’importanza dell’individuazione consente di poter intervenire attraverso una psicoterapia breve individuale e di coppia, in considerazione anche della limitazione dell’uso di farmaci antidepressivi in gravidanza.
Il campione (N= 80), diviso in gruppo sperimentale e gruppo di controllo, è formato da donne afferenti al Punto Nascita e ai corsi di preparazione al parto e alla genitorialità, seguite a partire dall’ultimo trimestre di gravidanza.
ARTICOLI SU: GRAVIDANZA E GENITORIALITA’
Ad esse sono stati somministrati dei questionari allo scopo di identificare la presenza di sintomi depressivi e ansiosi ed un questionario volto ad indagare il supporto percepito dalla futura madre nel periodo del preparto.
I dati ottenuti confermano l’ipotesi dalla quale aveva preso avvio il nostro studio e cioè che il ruolo sociale e le relazioni interpersonali sono in relazione sia con la percezione del supporto sociale, che con alti punteggi al BDI e all’EPDS.
I risultati ottenuti inoltre confermano i dati presenti in letteratura che vedono la gravidanza come un processo di riorganizzazione cognitiva (Isola L., Mancini F., 2007) in cui il cambiamento di ruolo (da figlia a madre) e le relazioni interpersonali sono determinanti in uno specifico contesto di vita e a fronte della propria resilienza.
A scopo preventivo, si è pensato di introdurre interventi psicoeducazionali che permettono alla donna, ancor prima che madre, di arginare eventuali problematiche rispetto a tali ambiti.
Attualmente stiamo conducendo uno studio sui retest, che intende monitorare ed indagare più approfonditamente il rischio segnalato nel corso della suddetta ricerca.
BIBLIOGRAFIA:
- Cox J., Holden J., (2008) “Maternità e psicopatologia”, Erickson, Trento;
- Della Vedova A.M., Ducceschi B., Pelizzari N., Cesana B.M., Imbasciati A., “Sintomi d’ansia e depressione in gravidanza: rilevazione di un campione di gestanti italiane”, Psycofenia– vol. XI N. 19/2008;
- Ginobbi F., Appetecchi A., Di Palma G., “Studio per un progetto di servizio di consulenza in maternità”, Quaderni di Psicoterapia Cognitiva 26, Vol. 15 n° 1, 2010.
- Isola L., Mancini F., (2007) “Psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza”, FrancoAngeli, Milano;
- Milgrom J., Martin P.R., Negri M.L., (2003) “Depressione postnatale”, Erickson, Trento;
- Monti F., Agostini F., (2006), “La depressione post-partum”, Carocci, Roma.
- Piacentini D., Leveni D., Morosini P., (2009) “Mamme tristi”, Erickson, Trento;