Cristina Ferrari, Centro di Psicologia Clinica USL di Modena
La Settimana della Salute Mentale a Modena
“Matto sarà, chi non capisce la pazzia“
Spesso, come tirocinante in Psicologia, mi ritrovo a rispondere a domande come “Ma sei proprio sicura di voler lavorare con i matti? Non hai paura di diventare matta anche te?“, “Ti andrà bene il lavoro di questi tempi con tutti i matti che ci sono in giro!“. E nella mia testa la risposta è sempre la stessa “Ma sapete cosa significa essere psicologo?“. In effetti spesso la gente non sa di cosa si occupa realmente lo psicologo, o meglio, non sa CHI si rivolge allo psicologo.
La tendenza comune è quella di basarsi sulla distinzione netta tra salute e malattia, tra sano e malato, senza valutare tutte le possibili sfumature che ci possono essere in mezzo, soprattutto per quanto riguarda il campo della salute mentale. Quindi sono i “matti-malati” ad andare dallo psicologo, non la gente “normale-sana”.
Non ci si rende conto che tutti possiamo inciampare nel corso della vita di fronte a situazioni che possono portarci a quella che chiamiamo “sofferenza psicologica“. Queste situazioni possono essere rappresentate da lutti, frustrazioni, situazioni difficili e stressanti, che putroppo capita a molti di dover affrontare e che ci portano ad essere più fragili e vulnerabili.
Non pensate che forse anche le persone che affrontano queste situazioni potrebbero rivolgersi ai servizi di Psicologia?! E che probabilmente queste persone non sono per forza da etichettare come “matte”?!
Forse è giunto il momento di andare oltre il solito pregiudizio del matto che va dallo psicologo. Anche perché è proprio questo pregiudizio verso i “matti” che spesso blocca la possibilità di crescita di questi, con il rischio di maggior segregazione dalla società.
Ma chi l’ha detto che uno psicotico, un depresso o un autistico non possono essere d’aiuto per un miglioramento della società? Non è certo “mettendoli in angolo” che si migliora la loro situazione e si risolve il problema.L’obiettivo che ci si propone con la seconda edizione della Settimana della Salute Mentale a Modena è proprio quello di “avvicinarsi al pubblico con iniziative che puntano al superamento dei grandi pregiudizi che spesso portano all’esclusione o alla marginalizzazione delle persone affette da disturbi” come ci ricorda Fabrizio Starace, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Modena.
La Settimana inizierà venerdì 19 presso l’auditorium “Marco Biagi” di Modena con un introduzione ai lavori, e fino a venerdì 26 si continuerà con dibattiti e conferenze, per addetti ai lavori e non, su temi che spaziano dalla genitorialità all’esperienza traumatica del terremoto, dagli OPG ai gruppi di Auto Mutuo Aiuto, ecc. La settimana comprende inoltre eventi artistici e culturali come mostre, concerti, spettacoli teatrali, film che ci faranno vedere da prospettive diverse cosa significa salute mentale.
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La salute mentale non sarà solo “roba da matti”