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I bambini in ambienti bilingue utilizzano gli spunti forniti dall’intonazione e dalla durata del discorso per discriminare tra le lingue che hanno un ordine di parole opposto.
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Secondo una nuova ricerca della University of British Columbia e della Université Paris Descartes, già a 7 mesi i bambini possono distinguere, e cominciare a imparare, due lingue con strutture grammaticali molto diverse.
Pubblicato in questi giorni sulla rivista Nature Communications e presentato all’Annual Meeting of the American Association for the Advancement of Science (AAAS) tenutosi quest’anno a Boston, lo studio dimostra che i bambini in ambienti bilingue utilizzano gli spunti forniti dall’intonazione e dalla durata del discorso per discriminare tra le lingue che hanno un ordine di parole opposto.
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Nella lingua inglese, ad esempio, una parola funzione viene prima di una parola contenuto (il pane, le case, in coppia) e la durata della parola contenuto è maggiore, mentre in giapponese o Hindi, l’ordine è invertito, e l’intonazione delle parole di contenuto è più elevata.
Già in precedenti ricerche Janet Werker, psicologa della UBC, e Judit Gervain, linguista presso l’Université Paris Descartes, hanno dimostrato che i bambini usano la frequenza delle parole nel discorso per distinguerne il significato.
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Per esempio, spiegano le ricercatrici, in inglese the e with compaiono nel discorso con maggiore frequenza delle altre parole e per questo motivo il loro apprendimento avviene mediante il conteggio. Ai bambini bilingue però questo non può bastare e per questo sviluppano naturalmente e precocemente strategie aggiuntive che gli permettano di padroneggiare la complessità del linguaggio a cui sono esposti.
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BIBLIOGRAFIA:
- Judit Gervain, Janet F. Werker. Prosody cues word order in 7-month-old bilingual infants. Nature Communications, 2013; 4: 1490 DOI: 10.1038/ncomms2430