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Sembrerebbe che il tracking e l’analisi dei movimenti oculari possa diventare uno metodo utile per la diagnosi di alcuni disturbi quali il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) o il morbo di Parkinson.
In uno studio pubblicato da poco sul Journal of Neurology, i ricercatori della University of Southern California affermano che alcuni disturbi quali ADHD, sindrome feto-alcolica, e il Parkinson implicano caratteristici pattern di movimenti oculari identificabili attraverso le procedure di eye-tracking mentre il paziente, per esempio, guarda la TV.
Ai partecipanti allo studio è stato chiesto semplicemente di guardare programmi televisivi per 20 minuti, mentre i loro movimenti oculari venivano registrati (eye-tacking). I dati ottenuti mediante la tecnica di eye-tracking sono stati analizzati in funzione di un modello computazionale dell’attenzione visiva standard, che ha consentito l’estrazione di patterns di movimenti oculari tipici e caratteristici per ciascuna tipologia di paziente rispetto ai soggetti di controllo.
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In totale sono stati coinvolti nello studio 108 soggetti e l’algoritmo identificato– caratterizzato da specifici patterns di movimenti oculari per ciascun disturbo- ha riconosciuto pazienti con morbo di Parkinson con l’89,6% di accuratezza, e i bambini con ADHD e sindrome feto-alcolica con accuratezza pari al 77,3%.
Tale metodologia relativamente a basso costo e basata effettivamente su un indizio comportamentale rilevabile da situazioni di vita quotidiana promette quindi di essere uno strumento diagnostico integrabile alle modalità di assessment tradizionali.
BIBLIOGRAFIA:
- Tseng, P., Cameron, I.G.M., Pari,G., Reynolds, J.N., Munoz, D.P., & Itti, L. (2012). High-throughput classification of clinical populations from natural viewing eye movements. Journal of Neurology Online, DOI: 10.1007/s00415-012-6631-2 (PRESS RELEASE)