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Il Disturbo Esplosivo Intermittente (in inglese Intermittent Explosive Disorder – IED) è una sindrome che rientra nel quadro dei disturbi del controllo degli impulsi, caratterizzata da ricorrenti gravi azioni aggressive (criterio A) plausibilmente esito di una deficitarietà del controllo degli impulsi aggressivi, in cui il grado di aggressività manifestato è spropositato rispetto ai fattori psicosociali stressanti precipitanti (criterio B).
E’ possibile fare diagnosi di IED solo nel momento in cui vengano esclusi altri disturbi che potrebbero includere gli episodi di comportamento aggressivo; similmente i comportamenti aggressivi non sono dovuti all’effetto fisiologico diretto dell’uso di sostanze o di una condizione medica generale (criterio C). La sindrome in ottica DSM-IV TR mette al centro della sintomatologia il discontrollo degli impulsi aggressivi. Il soggetto solitamente descrive gli episodi aggressivi come attacchi di collera in cui il comportamento esplosivo è preceduto da una sensazione di tensione o eccitazione, cui segue generalmente a breve termine un senso di sollievo. A lungo termine, il soggetto può sperimentare emozioni secondarie di colpa, tristezza e imbarazzo in relazione all’episodio aggressivo attuato.
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Uno studio della Harvard Medical School rivela che questi gravi episodi di rabbia incontrollata sarebbero molto frequenti proprio tra gli adolescenti. A partire dalla survey National Comorbidity Survey Replication Adolescent Supplement gli autori affermano anche che 1 adolescente su 12 (circa sei milioni di ragazzi negli USA) soddisfano i criteri per una diagnosi di Disturbo Esplosivo Intermittente (in inglese Intermittent Explosive Disorder – IED). I risultati sono stati pubblicati da pochi giorni su Archives of General Psychiatry.
La ricerca mostra anche che la maggior parte dei casi di IED non riceve un adeguato e specifico trattamento: mediamente il 37.8 % degli adolescenti con diagnosi di IED è in trattamento per generici “problemi emotivi”, mentre solo il 6.5 % riceverebbe trattamenti altamente specifici per la gestione della rabbia. E’ evidente che, con tutte le cautele legate alla possibilità di iper-patologizzazione di determinate situazioni, uno screening attento e altrettanti specifici programmi di terapia sarebbero più che auspicabili anche in contesto italiano.
BIBLIOGRAFIA:
- Uncontrollable Anger Prevalent Among Youth, (2012, July 2) Harvard Medical School.
- Grant, J.E. & Potenza, M.N. (2012) The Oxford Handbook of Impulse Control Disorders. Oxford University Press.