– FLASH NEWS –

In uno studio pubblicato pochi giorni fa sul Journal of Child Psychology and Psychiatry, i ricercatori dell’Università di Oxford hanno studiato 192 famiglie reclutate da due unità di maternità nel Regno Unito per verificare l’associazione tra le modalità interattive del padre nel primo periodo post-natale e il comportamento del bambino.
Le interazioni tra padre e neonato sono state valutate attraverso codifiche di osservazioni ecologiche in casa. I successivi out come comportamentali dei bambini a un anno invece sono stati indagati attraverso osservazioni riportate dalla madre circa 7 mesi dopo.
LEGGI ANCHE: PADRI AUTOREVOLI VS PADRI AUTORITARI: LA PERSEVERANZA NEI FIGLI

Dalla ricerca è emerso che i bambini i cui padri erano più coinvolti nelle interazioni con loro mostrano minori problemi comportamentali a un anno di età; viceversa i bambini i cui padri erano più distanzianti e meno interattivi tendevano ad avere maggiori problemi comportamentali.
Questa associazione è risultata essere più significativa per i piccoli bimbi maschi che per le femmine, suggerendo che probabilmente i maschi sarebbero più sensibili alle modalità interattive del padre già a partire da pochi mesi di vita.
In relazione a tali risultati i ricercatori fanno riferimento a diverse possibili spiegazioni: può trattarsi di una generale mancanza di attenzione e cura del bambino, con un conseguente aumento dei disturbi del comportamento; un’altra possibilità è che il comportamento problematico del bambino rappresenti il tentativo di generare una reazione genitoriale in risposta ad una precedente mancanza di coinvolgimento del padre nell’interazione con il piccolo.
BIBLIOGRAFIA:
- Ramchandani, P.G., Domoney, J., Sethna, V., Psychogiou, L., Vlachos H., Murray, L. Do early father-infant interactions predict the onset of externalising behaviours in young children? Findings from a longitudinal cohort study. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 2012; DOI: 10.1111/j.1469-7610.2012.02583.x (DOWNLOAD)