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Il concetto di cool si è sviluppato dopo la Seconda Guerra Mondiale ed è stato incarnato da personaggi come James Dean e Miles Davis.
L’essere cool è stato tradizionalmente associato a freddezza, ribellione, controllo emotivo, durezza, ricerca di emozioni forti e più in generale al comportarsi secondo i propri desideri e inclinazioni, preferendo l’individualismo al conformismo delle norme imposte dalla società.
Secondo un originale studio condotto alla University of Rochester Medical Center, però, il concetto di cool è radicalmente cambiato nel corso degli anni, perdendo gran parte delle sue origini storiche e connotazione di individualismo contro-corrente. Infatti, sembra proprio che James Dean non sia più sinonimo di cool, o meglio, la versione più cupa del cool è ancora lì, ma non è più l’aspetto principale; ciò che i ragazzi oggi si chiedono è piuttosto: “mi piace questa persona? è gentile con gli altri? È attraente? Sicura? di successo?”
Nello studio Dar-Nimrod e i suoi colleghi hanno reclutato quasi 1.000 persone perchè rispondessero a un ampio questionario su quali aggettivi, comportamenti e personaggi fossero, secondo loro, associati alla parola cool.
I ricercatori hanno condotto tre studi separati. Nello primo studio, i partecipanti hanno identificato le caratteristiche che definiscono l’essere cool. Nel secondo studio, due campioni di partecipanti hanno valutato decine di queste caratteristiche su due dimensioni: freddezza e la desiderabilità sociale. Nel terzo studio infine, i partecipanti hanno valutato i loro amici sia rispetto alla loro freddezza e che rispetto a una serie di descrittori di personalità che sono stati identificati come rilevanti negli altri studi.
I risultati indicano che un numero significativo di partecipanti ha usato aggettivi che esprimevano aspetti positivi e socialmente desiderabili della personalità, come l’essere amichevole, competente, trendy ed attraente.
Per certi versi, i partecipanti allo studio hanno apprezzato gli elementi tradizionali del concetto di cool, come la ribellione e il distacco, ma non tanto quanto l’amicizia, il calore e la passionalità.
“Abbiamo una sorta di concetto di coolness schizofrenico nella nostra mente”, ha detto Dar-Nimrod.
“Come si può coniugare l’idea di cool – emotivamente controllato e distante – con passione? Suggeriamo che stia avvenendo il passaggio da una versione tradizionale del cool contro-culturale a una versione “it’s good and I like it” più generica di esso. Ma questa transizione non è in alcun modo compiuta”.
Le modificazioni del concetto di cool, concludono i ricercatori, possono avere un impatto significativo sulla scelta di comportamenti salutari e orientare ricerche future sull’uso di droghe, comportamenti alimentari e sessuali.
BIBLIOGRAFIA
- Dar-Nimrod, I., Hansen, I.G., Proulx,T., Lehman, D.R., Chapman, B.P., & Duberstein, P.R. (2012). Coolness: An Empirical Investigation. Journal of Individual Differences. 33(3): 175-185.