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Una stanza piena di gente, by Daniel Keyes (Disturbo Dissociativo)

Disturbo Dissociativo dell'Identità (Personalità Multiple) nel libro di Keyes.Condannereste il Dr. Jekyll per i crimini commessi da Mr. Hyde?

Di Valentina Davi

Pubblicato il 04 Apr. 2012

Aggiornato il 18 Feb. 2016 15:03

Condannereste il Dr. Jekyll per i crimini commessi da Mr. Hyde?

Una stanza piena di gente. by Daniel Keyes. (Recensione). Recensione di: UNA STANZA PIENA DI GENTE  by Daniel Keyes

Siete seduti in salotto a guardare la tv, quando la polizia fa irruzione in casa vostra e in men che non si dica vi ritrovate con una pistola puntata contro, mentre un poliziotto vi ammanetta e vi legge i vostri diritti. Siete accusati di aver rapito, stuprato e rapinato tre studentesse e le prove contro di voi sono assolutamente schiaccianti. Non c’è dubbio che siate colpevoli, peccato che voi non abbiate alcun ricordo di quanto avete commesso. Come vi sentite?

Questo è quanto accade al ventiduenne Billy Milligan ed è così che comincia la storia che nel 1978 ha profondamente scosso e indignato l’opinione pubblica americana. Nonostante prove inconfutabili, Milligan viene infatti dichiarato non colpevole per infermità mentale poiché dalla perizia psichiatrica emerge una verità sconvolgente: Billy Milligan soffre di Disturbo di Personalità Multipla. Mai nella storia giudiziaria degli Stati Uniti era stato emesso un tale verdetto in caso di reati così gravi, tanto che questa sentenza all’epoca suscitò grandissimo scalpore.

Trauma e dissociazione: riflessioni teoriche e cliniche verso il DSM-5 - Immagine: © Redshinestudio - Fotolia.com
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Una stanza piena di gente racconta la vera storia di Billy – dagli abusi subiti durante l’infanzia fino al ricovero in una clinica, passando attraverso l’intero processo giudiziario – e sotto forma di romanzo offre una descrizione reale, accurata e dettagliata di uno dei più affascinanti disturbi psichiatrici.

Il Disturbo di Personalità Multipla, oggi ribattezzato Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID), comporta il passaggio di una persona a differenti stati di personalità che prendono il controllo del suo pensiero e del suo comportamento. Queste personalità sono ben distinte e definite: ciascuna ha il proprio nome, i propri ricordi, la propria postura, il proprio modo di vestire e parlare (Steinberg, 2000); addirittura ogni personalità ha una propria calligrafia, una propria voce, proprie allergie e malattie (es. disturbi della vista) e persino propri tracciati EEG (Coons, 1988).

Il lettore può apprezzare la complessità di questa malattia facendo conoscenza con ciascuna delle 24 identità che si alternano in Billy, tra cui il londinese saccente Arthur (“quando parlò l’accento era quello dell’alta società britannica”), il violento iugoslavo Ragen (“Non sembrava l’imitazione di un accento slavo. La sua voce ora aveva davvero quel sibilo caratteristici di chi è cresciuto nell’Europa dell’Est e ha imparato l’inglese senza però perdere l’accento”), il quattordicenne fobico Danny e la dolce piccola Christene di 3 anni.

Ogni volta pare di trovarsi di fronte ad una persona diversa: una personalità è dislessica mentre un’altra legge e scrive correntemente l’arabo, una è esperta di arti marziali mentre l’altra è timorosa ed indifesa. Solitamente il passaggio da una personalità all’altra avviene in uno stato di trance rapidissimo, della durata di 5 secondi (Putnam, 1985): “Il corpo di Milligan sembrò ritirarsi in se stesso. Impallidì, e gli occhi si velarono come se fossero sul punto di rovesciarsi. Muoveva le labbra come se stesse parlando con se stesso […] Gli occhi di Milligan vagavano da una parte all’altra. Si guardò in giro, come qualcuno che si è appena svegliato da un profondo sonno.”

In un paziente affetto da Disturbo Dissociativo dell’Identità non è detto che tutte le personalità si conoscano ed interagiscano tra di loro. A volte alcune assumono il controllo e stabiliscono quale personalità possa uscire in determinate situazioni; per esempio alcune identità di Billy (soprannominate Gli Indesiderabili) erano state bandite perché ritenute pericolose per la sopravvivenza delle altre.

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Il libro è stato scritto da Daniel Keyes con la collaborazione del Maestro – la sintesi di tutte le personalità di Billy – il risultato dell’efficace psicoterapia a cui il protagonista è stato sottoposto (le sedute narrate sono tratte direttamente dai nastri registrati).

“Una stanza piena di gente” apre una profonda riflessione su un disturbo controverso dal punto di vista medico-legale. Negli USA alcune corti negano la validità di tale disturbo o ne ribadiscono la mancanza di prove scientifiche a sostegno, sebbene la dissociazione sia un fenomeno ampiamente osservato e documentato in ambito clinico. Qualora invece siano ammesse testimonianze a favore dell’esistenza del DID, questo disturbo rappresenta una grande sfida in ambito forense quando sulla base di tale diagnosi si invoca la non colpevolezza per infermità mentale.

Solitamente la linea di difesa adottata è impostata sull’analisi di quale delle personalità detenesse il controllo dell’imputato al momento del reato e se tale personalità fosse in grado di intendere e di volere. Posto che uno stato dissociativo può realmente ridurre la capacità di controllo delle proprie azioni e quindi diminuire la responsabilità criminale, spesso appellarsi alla presenza di un DID viene accolto con scetticismo a causa della possibilità che l’imputato possa simulare tale disturbo per evitare la detenzione, e raramente ha successo (Farrell, 2011).

Ma se tutte le prove indicassero che l’imputato soffre effettivamente di Disturbo Dissociativo dell’Identità, e foste voi il giudice, assolvereste il Dr. Jekill o condannereste Mr Hyde?

BIBLIOGRAFIA: 

  • Keyes, D. (2009) Una Stanza Piena di Gente (titolo originale: The Minds of Billy Milligan). Nord.
  • Steinberg, M. & Schnall M. (2006) La dissociazione. I cinque sintomi fondamentali. Cortina Raffaello, Milano.
  • Farrell, H.M. (2011) Dissociative Identity Disorder: Medicolegal Challenger. J Am Acad Psychiatry Law 39:402-6, 2011
  • Coons, P.M. (1988) Psychophysiologic Aspects of Multiple Personality Disorder: A review Dissociation 1:1, March 1988
  • Putnam, F.W. (1985). The switch process in multiple personality disorder. PROCEEDING OF THE SECOND INTERNATIONAL CONFERENCE ON MULTIPLE PERSONALITY/DISSOCIATIVE STATES, In B.G. Braun (Ed), (p.4). Chicago: Rush-Presbyterian-St Lukes medical Center
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Valentina Davi
Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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