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“Non imparo perché sono pigro o per dire qualcosa a mamma e papà?” – Parte 2

Lo stato attuale della ricerca in psicologia riguardo ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Attaccamento. Considerazioni cliniche.

Di Andrea Bassanini

Pubblicato il 27 Gen. 2012

Aggiornato il 01 Ago. 2012 15:06

Andrea Bassanini, Barbara Stefania Comerci.

Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Attaccamento (Parte 2)

Non imparo perché sono pigro o per dire qualcosa a mamma e papà? - Immagine: © olly - Fotolia.com - VAI ALLA PRIMA PARTE DELL’ARTICOLO

Per quanto riguarda, invece, la letteratura scientifica, specifica su attaccamento e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), non vi sono molti dati disponibili e il lavoro di approfondimento da fare sembra ancora molto.

Un tentativo significativo è stato fatto da Al-Yagon e Mikulincer (2004b) che si sono interessati al ruolo dei fattori attachment-based nei bambini con DSA. Il loro studio rileva che i bambini con DSA vivono le relazioni strette in modo meno sicuro e con livelli più alti di evitamento e ansia, rispetto ai compagni senza DSA. Inoltre, così come indicato in altri studi precedenti (Speltz et al., 1990; Lyons-Ruth et al., 1993; Moss et al., 1996), anche lo studio di Al-Yagon e Mikulincer (2004b) mostra che i ragazzi con DSA sono più vulnerabili a problemi di adattamento e provano più frequentemente alti livelli di solitudine.

Disturbo Specifico dell'Apprendimento. Immagine: © Leah-Anne Thompson - Fotolia.com -
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Questo studio conferma la scarsa tendenza a coinvolgere emotivamente l’insegnante, limitando al bambino l’opportunità di creare occasioni per esperire una relazione significativa con gli insegnanti. Lo stesso autore Al-Yagon (2007) rileva come il ruolo del caregiver (in particolare della madre) sia fondamentale nel fornire “frecce” di protezione nei confronti delle emozioni negative. Infatti, lo scarso uso, da parte della madre, di strategie di coping avoidant (di evitamento) nella relazione con il bambino svolge un ruolo di protezione rispetto ai sentimenti di solitudine provati dal bambino e speranza/sicurezza nelle relazioni. Esempi di queste strategie di coping avoidant? Non manifestare le proprie emozioni, evitare la compagnia di altre persone, “usare” il cibo e il sonno come strumenti di gestione per ansia e stress.

Altri studi (pochi), invece, indagano le comorbilità psichiatriche nei bambini con DSA (Hunt & Cohen,1984; Capozzi et al., 2008). Da questa ricerca si rileva come la presenza di stili di attaccamento insicuri nei genitori di bambini con DSA sono associati all’uso, da parte dei bambini, di strategie emotive e comportamentali disfunzionali. I bambini con genitori insicuri possono aver sviluppato un’immagine di sé e degli altri caratterizzata da fragilità e ciò può aver portato loro ad essere meno capaci di adattarsi alle situazioni stressanti come ad esempio i fallimenti scolastici (Wright-Strawderman & Watson, 1992).

Less than perfect: il rapporto tra perfezionismo e stile genitoriale. Immagine: © olly - Fotolia.com -
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Questa breve rassegna sulla letteratura che indaga in modo approfondito il ruolo dello stile di attaccamento nello sviluppo dei DSA pone le basi per una considerazione: la letteratura su DSA e Attaccamento è ancora scarna, i dati presenti sono spesso contraddittori. Tale scarso interesse per questo interessante aspetto sembra essere in contrasto con l’esperienza clinica, in cui sembra si senta sempre più frequentemente la necessità di proporre alle famiglie di bambini con DSA un intervento multi-dimensionale che prenda in considerazione diversi aspetti del DSA, oltre alla riabilitazione psicomotoria.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA:

  • Al-Yagon M. (2007). Socioemotional and behavioral adjustment among school-age children with learning disabilities. The moderating role of maternal personal resources. The Journal of Special Education. 40(4): 205-217.
  • Al-Yagon M., Mikulincer M. (2004a). Patterns of close relationships and socioemotional and academic adjustment among school-age children with learning disabilities. Learning Disabilities: Research and Practice. 19(11): 12-19.
  • Al-Yagon M., Mikulincer M. (2004b). Socioemotional and academic adjustment among children with learning disabilities. The mediational role of attachment-based factors. The Journal of Special Education. 38(2): 111-123.
  • Capozzi F., Casini M.P., Romani M., De Gennaro L., Nicolais G., Solano L. (2008). Psychiatric comorbidity in learning disorder: analysis of family variables. Child Psychiatry Hum Dev. 39: 101-110.
  • Givon S., Court D. (2010). Coping strategies of high school students with learning disabilities: a longitudinal qualitative study and grounded theory. International Journal of Qualitative Studies in Education. 23(3): 283-303.
  • Hunt R.D., Cohen D.J. (1984). Psychiatric aspects of learning disabilities. Ped Clin North Am. 31:471-497.
  • Lyons-Ruth K., Alpern L., Repacholi B. (1993). Disorganized infant attacchment classification and maternal psychosocial problems as predictors of hostile-aggressive behavior in the Preschool classroom. Child Development. 64: 572-585.
  • Moss E., Parent S., Gosselin C., Rousseau D. & St-Laurent D. (1996). Attachment and teacher-reported behavior problems during the preschool and early school-age period. Development and Psychopatology. 8:511-525.
  • Speltz M.L., Greenberg M.T. & DeKlyen M. (1990). Attachement in pre-schoolers with disruptive behavior: a comparison of clinic-referred and nonproblem children. Development and Psychopathology. 2:31-46.
  • Wright-Strawderman C., Watson B.L. (1992). The prevalence of depressive symptoms in children with learning disabilities. J Learn Disabil. 25:258-264.
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Andrea Bassanini
Andrea Bassanini

Psicologo - Spec. in Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo-Comportamentale

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