Cerchi di essere un genitore perfetto? Meglio sbagliare! – Parte 3
Dopo l’approfondimento discusso nella seconda parte di questa serie su che cosa si intende per perfezionismo, andremo ora a vedere la connessione tra questo costrutto e lo stile genitoriale. Come abbiamo sottolineato nella prima parte, cercare di essere un perfetto genitore, così come ricercare la perfezione nei figli si rivela spesso un’arma a doppio taglio, portando più spesso un carico di conseguenze ben lontane dalla tanto ambita perfezione.
La letteratura scientifica sull’argomento è concorde nel ritenere che l’interazione con i genitori sia il fattore principale responsabile dello sviluppo del perfezionismo nei figli come caratteristica di personalità (Barrow & Moore, 1983; Pacht,1984). Non è difficile capire, infatti, che crescere con dei genitori che richiedono costantemente prestazioni perfette porti il bambino a pensare continuamente al “dovere essere perfetto” a tutti i costi, nella scuola, con i genitori, nello sport e così via.
Questa modalità di rapportarsi agli altri e alla realtà assolutamente irrealistica e irraggiungibile (chi di noi, infatti, ha sempre ottenuto il massimo dei voti in tutte le prove dell’intera carriera scolastica? Chi di noi ha sempre battuto ogni record al proprio sport preferito?) porterà questo bambino a diventare un adulto “perfezionista”, e un adulto perfezionista ha molte più probabilità di essere anche una persona con un disturbo d’ansia, un disturbo ossessivo-compulsivo, un disturbo alimentare (Blatt, 1995; Sassaroli & Ruggiero, 2005).
Ma torniamo allo stile genitoriale con cui avevamo iniziato questa terza parte. Le relazioni con i nostri genitori rappresentano la base per le nostre future relazioni, ci forniscono dei modelli e ci insegnano come comportarci e che cosa aspettarci dagli altri e dalla realtà. Da questa prospettiva, un bambino con dei genitori perfezionisti crescerà in un ambiente familiare dove, molto probabilmente, verrà costantemente criticato per essere “meno di perfetto” o, con il termine inglese, “less than perfect”; di conseguenza, questo bambino imparerà che tutto ciò che è less than perfect non è accettabile (Patch, 1984).
Molti studi in questo ambito hanno concluso che in generale il perfezionismo è associato a bambini che percepiscono i loro genitori come iper-critici (Frost et al., 1991) e con uno stile educativo autoritario (Robin, Koepke, and Moye, 1990, Kawamura et al., 2002). Sembra verosimile, infatti, che i bambini di genitori autoritari sviluppino caratteristiche perfezioniste dovute alla natura iper-controllante dei loro genitori; in altre parole, è come se questi bambini internalizzassero il criticismo dei genitori per poi sviluppare un criticismo auto-riferito.
Ancora una volta, insomma, i genitori vengono additati come principali responsabili dei futuri problemi dei loro figli. Anche se indubbiamente allo sviluppo di un disagio concorrono molti fattori, la relazione con il genitore costituisce la base di quello che tutti noi poi impariamo a fare e a riutilizzare nelle relazioni future con gli altri.
Essere genitore comporta molte responsabilità, è vero, eppure a volte, basterebbe solo un po’ di buon senso: se prendi un 4 a scuola recuperi la prossima volta!
BIBLIOGRAFIA:
- Barrow, J. C., & Moore, C. A. (1983). Group interventions with perfectinist thinking. Personnel and Guidance Journal, 61, 612,615.
- Blatt, S. J. (1995). The destructiveness of perfectionism: Implications for the treatmetn of depression. American Psychologist, 50, 1003-1020.
- Frost, R. O., Lahart, C. M., & Rosenblate, R. (1991). The development of perfectionism: A study of daughters and their parents. Cognitive Therapy and Research,13(6), 469-489.
- Kawamura, K. Y., Frost, R. O., & Harmatz, M. G. (2002). The relationship of perceived parenting styles to perfectionism. Personality and Individual Differences, 32, 317-327.
- Pacht, A. R. (1984). Reflections on perfection. American Psychologist, 39, 386-390.
- Sassaroli, S., & Ruggiero, GM. (2005). The role of stress in the association between low self-esteem, perfectionism, and worry and eating disorders. Int J Eat Disord, 37: 135-141.