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Minidictionary (2018): quale legame esiste tra Psicologia, Criminologia e Neuroscienze? Un pratico dizionario ci aiuta a fare luce sulla questione – Recensione

Nella lettura del Minidictionary emerge la dimensione neuroanatomica/neurofisiologica come elemento che coniuga la psicopatologia ai danni cerebrali.

Di Massimo Zedda

Pubblicato il 28 Nov. 2018

Angela Gangi e Melchiorre Calvaruso sono gli autori di Minidictionary, un pratico dizionario scritto in inglese attraverso il quale si accede alla spiegazione dei più frequenti termini usati in psicologia, criminologia e neuroscienze.

 

Come riportato nella presentazione del testo, i vocaboli presenti sono stati scelti sulla base del desiderio di diffondere le informazioni di base dei tre campi trattati (psicologia, criminologia e neuroscienze) attraverso una modalità consultativa facile ed efficace.

Nella lettura del Minidictionary emerge la dimensione neuroanatomica/neurofisiologica come elemento che coniuga la psicopatologia ai danni cerebrali, chiave di lettura che rende accessibile un migliore accesso alla formulazione corrente della spiegazione della natura del funzionamento umano.

Contenuti e struttura del libro

Minidictionary si struttura in tre parti, la dimensione della psicologia e della psicopatologia precede i termini che compongono il campo della criminologia e neuroscienze, per terminare con la dimensione delle patologie strane e con incidenza ridotta.

Resilience è un termine presente nella sezione dedicata alla psicologia e psicopatologia.

The ability to “repair oneself, after a damage or hurt, to “resist”, “cope with”. By a similar perspective, resilience implies to be able to positively reorganize the own life despite of negative situations which make think to negative outcomes. Among the factors that promote resilience, there are a positive attitude, optimism, the ability to regulate emotions, and to see failure as a form of helpful feedback.

Come si evince dall’esempio riportato, la spiegazione dei termini è semplice e inserita nell’idea di ridurre al minimo le parole necessarie a comprendere i fenomeni, talora difficili da trattare in poche righe. Ecco il grosso vantaggio che ho colto e che determina la motivazione all’acquisto del testo, indispensabile nella scrivania dello studente, di estremo aiuto in quella del professionista.

Numerosi sono i link diretti a fonti esterne con lo scopo di fornire al lettore contenuti specifici per l’approfondimento, i quali validano il lavoro degli autori e nello stesso tempo ampliano lo scenario bibliografico all’utente.

Come ulteriore esempio dello stile proposto, nella voce Signature presente nella seconda sezione (criminologia e neuroscienze) si trova una scheda di approfondimento e collegamenti a siti web esterni.

Specific behaviour of a serial killer which serves his/her emotional or psychological needs and comes from his/her deep fantasy. It is not necessary for the occurrence of crime, like a particular way of destroy body. It is very important for criminal profiler because it is stable over time, reflecting long-term killer’s emotional needs starting from infancy.

Signature: from Medieval Latin “signatura”. A serial killer’s signature is a sign that identifies a certain criminal has been at the scene of the crime. Some killers leave there various objects the most romantic rose petals or flowers.

But some killers had not a sense of romanticism and they signed their crimes in terrifying ways.
1) Playing God by killing patients – The angels of death; Lainz General Hospital, Vienna, Austria.
2) Mutilating the bodies of his child victims – Albert Fish, “The Brooklyn vampire”; New York City, New York and Washington D.C.
3) Mutilating the bodies of his young victims, including gouging out their eyes – Andrei Chikatilo, “The Rostov ripper”; Soviet Union.
4) Murdering men between the ages of 13 and 35 – Randy Kraft, “The scorecard killer”; West Coast and Michigan, United States.
5) Murdering illegitimate children via baby farming [1] – Amelia Dyer, “The reading baby farmer”; England, United Kingdom. [2]

[1] http://pages.uoregon.edu/adoption/topics/babyfarming.html
[2] https://www.crimetraveller.org/2016/02/5-terrifying-serial-killersignatures/

La formattazione grafica creativa arricchita dall’accurata scelta di immagini evocative, incrementano la comprensione delle voci. Il riduzionismo espressivo e i colori accrescono l’esperienza sensoriale. Durante la lettura o studio, il lettore viene così come trasportato in un museo d’arte contemporanea.

L’autrice sostiene che la scelta delle voci trattate deriva dalla propria esperienza professionale, accresciuta negli anni attraverso la partecipazione a vari congressi e corsi di formazione, i quali le hanno permesso di acquisire confidenza con diversi campi della psicologia, come la criminologia, l’omosessualità e i maltrattamenti ai minori.

Per concludere la recensione, e come conclusione del Minidictionary, uno spazio è dedicato all’appendice finale, scritta in italiano. Si trova l’elenco dei congressi ed eventi dove Angela Ganci è intervenuta trattando tematiche quali lo stalking, il mobbing e il bullismo.

In ultimo la rassegna di eventi e congressi pianificati dall’autrice, oltre i numerosi testi pubblicati e disponibili in commercio; collegamenti a siti esterni garantiscono l’accesso alle informazioni necessarie peri vari eventi formativi pianificati o per accedere all’acquisto dei libri.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Ganci, A., Calvaruso, M. (2018). Minidictionary of psychology, criminology and neuroscience. Youcanprint Editore
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