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Fonzie ci parla di Dislessia: Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne – Recensione

Henry Winkler racconta il tema della dislessia, attraverso le divertenti avventure di un bambino con disturbi dell'apprendimento. Consigliato per tutti

Di Marina Morgese

Pubblicato il 14 Lug. 2014

 

 

Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne fa parte della collana di libri pensata per ragazzi con DSA da Henry Winkley e Lin Oliver, scrittrice e produttrice di serie televisive per bambini.

Chi di voi ha sempre amato Henry Winkler, conosciuto ai più come Fonzie di Happy Days, non può farsi mancare nella libreria il suo libro Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne. 

A molti di voi infatti sfuggirà il fatto che l’autore del libro, oltre a lavorare come attore, regista e sceneggiatore, è impegnato in associazioni che operano a favore dei bambini ed è stato uno dei maggiori promotori della campagna My Way! Campaign del governo britannico per la sensibilizzazione sul tema della dislessia.

Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne fa parte della collana di libri pensata per ragazzi con DSA da Henry Winkley e Lin Oliver, scrittrice e produttrice di serie televisive per bambini.

Il libro infatti, come gli altri della collana, è un libro ad alta leggibilità la cui stesura si basa su importanti scelte editoriali: viene utlizzato il font Verdana (risultato essere il font preferito dai ragazzi dislessici); il testo è allineato a sinistra e privo di divisioni sillabiche; l’interlinea è superiore al normale e la spaziatura tra i periodi è maggiore rispetto a quella tra le parole; è stato evitato di iniziare i periodi al termine della riga in modo da non lasciare sola una parola prima di andare a capo; il libro inoltre è stampato su carta avoriata per evitare l’effetto di abbagliamento provocato dal bianco. All’inizio del libro è presente una mappa dei personaggi che consente una maggiore facilità nel cogliere le relazioni tra essi.

 

Che dire però della trama? Il libro racconta le avventure che il protagonista, Hank Zipzer, mette in atto per nascondere la pagella (che presenta una sfilza di quattro!) e una lettera della maestra per i genitori.

Il tutto ha infatti inizio da una prova di ortografia che, nonostante il costante studio a casa, Hank non riesce a superare. Grazie all’aiuto dei suoi amici il protagonista riesce a liberarsi della pagella… ma in che modo? Facendola scomparire nel tritacarne della paninoteca di sua madre! Che ne sarà dunque degli affari del negozio? I ragazzi dovranno cercare assolutamente un piano per rimediare a ciò che hanno fatto!

Così la storia si arricchisce di personaggi centrali nella vita di Hank che lo aiuteranno, in modi diversi, ad affrontare le proprie responsabilità e a riconoscere e accettare i propri limiti. Già! Perché forse i problemi di ortografia di Hank non sono frutto del mancato studio del ragazzo, l’origine delle difficoltà scolastiche sembra essere un’altra… ed Hank e i suoi genitori finalmente la scopriranno.

In questo caso degno di nota è il modo in cui gli autori affrontano la tematica: riportando i dubbi di Hank, sembrano quasi entrare nella mente di qualsiasi ragazzo che presenta le stesse difficoltà e sanno rispondervi in maniera eccellente.

La lettura di Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne è assolutamente scorrevole e piacevole: l’umorismo degli autori porta il lettore a sfogliare le pagine con foga e a immedesimarsi con il povero Hank, nonostante l’abbia combinata proprio grossa!

Seppur pensato per i ragazzi, consiglio assolutamente la lettura ai più grandi e, soprattutto, a genitori e insegnanti. Con il sorriso sulle labbra, infatti, viene concessa la possibilità di riflettere sui DSA, un tema da non sottovalutare e assolutamente da non temere.

 

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Marina Morgese
Marina Morgese

Caporedattrice di State of Mind

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