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Ruminazione Rabbiosa: Quanto Ci Costa?

Recenti ricerche mostrano come la ruminazione rabbiosa renda meno tolleranti allo stress, meno capaci di controllo e più rischio di agire d’impulso.

Di Francesca Martino

Pubblicato il 08 Mar. 2013

Aggiornato il 25 Mar. 2014 10:48

 

Ruminare con Rabbia: Quanto ci costa?. - Immagine: © olly - Fotolia.com

Ruminare rabbiosamente ci consuma! Da recenti ricerche emerge come la ruminazione rabbiosa renda meno tolleranti allo stress, peggiori la capacità di controllare il comportamento ed esponga maggiormente al rischio di agire d’impulso.

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Alcuni ricercatori (Denson et al 2011) hanno condotto studi sperimentali per comprendere meglio il ruolo della ruminazione rabbiosa nel mantenere le emozioni di rabbia e nel controllare i comportamenti.

In uno studio condotto su 58 studenti volontari di un’università australiana, i ricercatori hanno invitato i partecipanti ad esporre per circa 2 minuti la loro carriera scolastica, i loro interessi e gli obiettivi per il loro futuro professionale. Dopo la presentazione, gli studenti venivano divisi casualmente in 2 gruppi, uno dove ricevevano un commento neutro dal ricercatore (gruppo di controllo), l’altro dove invece erano esposti ad un giudizio negativo nel quale veniva detto che le loro esperienze e gli obiettivi futuri erano poco interessanti e addirittura noiosi (gruppo sperimentale). A seguito del feedback, i partecipanti venivano lasciati da soli per 3 minuti prima del task successivo. Si ritiene che in questo intervallo la ruminazione rabbiosa venga spontaneamente elicitata nel gruppo sperimentale a causa della provocazione ricevuta. Infine, a tutti i partecipanti veniva chiesto di prendere parte ad un compito “spiacevole”, che richiedeva quindi una buona capacità di auto-controllo per essere eseguito: gli studenti venivano incentivati economicamente a bere il numero maggiore di bicchieri di una bevanda disgustosa.  I risultati dello studio mostrano come i soggetti insultati e impegnati poi nella ruminazione interrompevano prima il compito, bevendo quindi un numero minore di bicchieri, rispetto ai soggetti che non erano stati insultati.

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In conclusione, lo studio vuole dimostrare  quanto la ruminazione rabbiosa riduca la capacità di esercitare un controllo funzionale su un compito spiacevole. In poche parole, ruminare ci rende meno tolleranti a situazioni stressanti!

In uno studio successivo, condotto dagli stessi ricercatori, 187 studenti dell’Università della California sono stati sottoposti a un compito (anagramma) e successivamente ad un giudizio del ricercatore sulla prestazione. I partecipanti ricevevano in maniera casuale (a) un commento negativo/insulto (condizione sperimentale) o (b) un commento neutro (condizione di controllo). Successivamente, ai soggetti veniva richiesto di scrivere per 20 minuti (a) circa la loro esperienza con il ricercatore che li aveva insultati (ruminazione), (b) circa un’esperienza neutra (distrazione). I soggetti compilavano poi dei questionari autosomministrati che misuravano il livello di rabbia esperita e il livello di auto-controllo che ritenevano avere in quel momento. Infine, veniva chiesto agli studenti di esprimere un giudizio sul ricercatore, scritto e in forma anonima, che avrebbe poi permesso una selezione dei collaboratori, finalizzata all’esclusione di alcuni dall’incarico. Tale variabile viene utilizzata per misurare il comportamento aggressivo dei partecipanti.

 I risultati della ricerca mostrano che il gruppo che aveva avuto il giudizio negativo ed era stato destinato alla ruminazione mostrava livelli di rabbia maggiori e una minore percezione di auto-controllo, rispetto al gruppo che non aveva ricevuto l’insulto ed era stato destinato alla condizione ”distrazione”.  Inoltre, il gruppo sperimentale esprimeva maggiori giudizi negativi sul ricercatore, nonostante fosse a conoscenza che la sua valutazione avrebbe avuto un impatto sulla revoca dell’incarico. Infine, il livello di autocontrollo percepito mediava tra la ruminazione e il comportamento, risultando dunque il responsabile diretto della messa in atto del comportamento aggressivo .

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In conclusione, lo studio sottolinea come la ruminazione rabbiosa alimenti la rabbia e riduca la percezione di auto-controllo. Tale condizione sembra avere un impatto secondario sul comportamento aggressivo, messo in atto a causa di un fallimento della capacità di controllo dell’impulso rabbioso. 

Insomma, la ruminazione rabbiosa ci costa caro perché: 1) mantiene ed alimenta le emozioni di rabbia 2) riduce l’autocontrollo e la capacità di tollerare situazioni spiacevoli,  3) favorisce l’impulso a mettere in atto comportamenti aggressivi e vendicativi. 

E allora perché continuare?

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RUMINAZIONE – STRESS – IMPULSIVITA’ 

 

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Francesca Martino
Francesca Martino

PSICOTERAPEUTA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE Codidatta Studi Cognitivi Milano

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