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Ambienti Rigenerativi

Una branca della Psicologia Ambientale da alcuni anni studia il rapporto tra uomo e natura per scoprirne effetti e caratteristiche.

Di Elena Cadel

Pubblicato il 02 Feb. 2012

 

Ambienti rigenerativi - Immagine: © John Casey - Fotolia.com - Una branca della psicologia ambientale si occupa da diversi anni del rapporto uomo-natura, per scoprirne effetti e caratteristiche.

Da un punto di vista razionale, i contesti naturali non sono sempre luoghi in cui è piacevole soggiornare (foreste buie e tempeste in mare aperto sono un buon esempio) ma è stata registrata, a livello globale, la tendenza a preferire ambienti naturali, verdi, possibilmente con piante e fonti d’acqua, a quelli costruiti, indipendentemente dall’età e dalla cultura di provenienza. Per queste preferenze sono state elaborate due principali spiegazioni.

 

Psicologia Ambientale. Immagine: © rolffimages - Fotolia.com
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La prima, di carattere evoluzionistico, basata su una risposta affettiva immediata e non necessariamente consapevole, sostiene che questa predilezione per la natura dipenda dalle nostre origini animali e primitive, quando i paesaggi verdi e rigogliosi potevano assicurare un sostentamento prolungato e un riparo dai possibili predatori. Al contrario, la seconda ipotesi, di matrice costruzionista, ritiene che gli atteggiamenti positivi verso gli ambienti naturali dipendano da valutazioni cognitive, culturalmente mediate, nelle quali spiccano ricordi d’infanzia legati ad attività all’aperto, nei luoghi esterni alla casa.

Gli ambienti naturali non sono solo una delizia per gli occhi ma sono un aiuto per il benessere psicologico degli individui, spesso afflitto dalle forme più comuni di stress urbano, come il rumore, il traffico o l’affollamento. Essi possono alleggerire menti sovraccariche di pensieri, offrire momenti di crescita personale o di fuga dal quotidiano, nonché migliorare l’umore e aumentare le sensazioni positive, come l’essere parte integrante dell’ecosistema.

City - Country - Immagine: © arquiplay77 - Fotolia.com
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Alcune ricerche in ambito ospedaliero hanno evidenziato il ruolo rigenerate dei paesaggi verdi nel favorire i decorsi post-operatori e i processi fisici di guarigione. Ovviamente, non basta trascorre un po’ di tempo a contatto con la natura per recuperare la salute ma è stato dimostrato che la vista su un ambiente naturale velocizza e migliora la qualità del tempo trascorso in ospedale in coloro che non sono affetti da gravi patologie, diminuendo sistematicamente il numero delle complicazioni e la quantità di antidolorifici assunti.

 

Infine, è stato dimostrato che anche una semplice e breve (non più di dieci minuti) visione di film o di diapositive di ambienti naturali, particolarmente attraenti, può avere un effetto positivo sul recupero delle capacità attentive. Le possibili implicazioni per questo tipo di ricerche sono evidenti, soprattutto se si pensa che l’attenzione è coinvolta nella maggior parte dei nostri processi vitali e che un abuso di risorse può avere anche conseguenze mortali, come nei casi di incidenti alla guida o sul lavoro. 

Ambienti rigenerativi - Immagine: © CCat82 - Fotolia.com
E' stato dimostrato che anche una semplice e breve (non più di dieci minuti) visione di film o di diapositive di ambienti naturali, particolarmente attraenti, può avere un effetto positivo sul recupero delle capacità attentive.

  

 

BIBLIOGRAFIA: 

  • Baroni, M. R. (2008). Psicologia ambientale. Il Mulino, Itinerari, Bologna.
  • Berto, R. (2005). Exposure to restorative environments helps restore attentional capacity. In Journal of Environmental Psychology 25, pp. 249–259.
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  • Ulrich, R. S., Simons, R. F., Losito, B. D., Fiorito, E., Miles, M. A. and M. Zelson (1991). Stress recovery during exposure to natural and urban environments. In Journal of Environmental Psychology, 11, pp. 201-230.

 

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