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Sono state per la prima volta analizze le narrazioni dei pazienti con dipendenza al gioco d’azzardo per identificarne le problematiche più comuni.
Neuroetica delle Dipendenze – nel convegno di Trieste si è parlato di Dipendenze con l’apporto di diversi ambiti disciplinari e delle ultime ricerche
In una ricerca condotta dalla SISSA, i ricercatori hanno osservato fino a quale età i bambini tendono a non integrare ciò che vedono e ciò che annusano
Uno studio SISSA dimostra che la conoscenza sul cibo tende a preservarsi anche in gravi sindromi come l’Alzheimer, più di altre categorie di stimoli.
Secondo un recente studio la visione è il senso principale che ci guida nelle scelte alimentari: in base ai colori valutiamo l’apporto calorico dei cibi
Gli studi della SISSA hanno dimostrato la funzione fisiologica della proteina prionica, che consente la promozione della crescita dei neuriti
Il neurofeedback si basa sull’autoregolazione dell’attivazione cerebrale e si ispira ai principi dei sistemi di controllo a feedback.
Già a partire dai 5 mesi d’età, i bambini prestano maggiore attenzione alle informazioni offerte da coloro che parlano la loro stessa lingua.
Una spugna tridimensionale fatta di nanotubi di carbonio fa da sostegno alla crescita di fibre nervose, collegando porzioni staccate di tessuto
Una review dei ricercatori SISSA si è occupata dei comportamenti alimentari alterati nella demenza frontotemporale e dei meccanismi cerebrali coinvolti.
I ricercatori della SISSA propongono una categorizzazione semantica del cibo che deriva direttamente dalle teorie dell’embodied cognition.
L’ossitocina faciliterebbe la percezione delle emozioni nelle espressioni del viso altrui. Uno studio condotto da S. Korb mette alla prova tale ipotesi.
La SISSA ha condotto degli esperimenti con risultati promettenti rispetto all’utilizzo della terapia genica contro il glioblastoma.
Distinguere singole parole nel flusso di un discorso non è semplice: secondo i linguisti, per farlo, il cervello potrebbe usare dei metodi statistici.
Quando osserviamo l’espressione altrui, la nostra faccia tende ad imitarla. Se però i muscoli sono paralizzati dal Botox,ecco che il processo non avviene.
Un recente studio ha indagato l’efficacia dei fiocchi di ossido di grafene di interferire con l’attività delle sinapsi eccitatorie.