L’estranea (2012): una narrazione sospesa tra realtà e introspezione
L’autore, come nelle altre sue opere tra cui “Follia”, riesce a calare il lettore in una spirale perturbante a livello emotivo e sospesa nel tempo, in cui ci si interroga costantemente su quale sia la verità o la giusta lettura degli eventi, a volte senza giungere mai ad una certezza univoca neppure alla fine del libro.
Anche L’estranea (2012) mantiene queste caratteristiche, solo andando avanti nella lettura e cogliendo piccoli dettagli (la Penn Station sta per essere smantellata, si parla di metropolitana e case editrici, ecc) riusciamo, forse, a collocare temporalmente la storia narrata, che tuttavia potrebbe svolgersi in qualsiasi altro momento storico.
La collocazione temporale non è importante per la comprensione della trama in quanto la narrazione è principalmente un viaggio nel mondo interiore della protagonista, nel suo sistema di credenze, nelle sue emozioni e dubbi più intimi.
Identità, estraneità e relazioni patologiche: il nucleo psicologico de L’estranea (2012)
Attraverso le voci alternate di Constance e del marito Sidney nel corso dei vari capitoli del libro scopriamo sia gli antefatti sia i vari sviluppi nella storia. Il libro L’estranea (2012) si apre con il matrimonio appena avvenuto tra i due protagonisti, raccontato da Constance, mentre compete al marito riportarci agli antefatti, alla fase di corteggiamento e ai fattori che hanno portato alla nascita della loro relazione sentimentale.
La parte narrata da Constance trasmette fin da subito angoscia, dilemmi esistenziali, difficoltà relazionali resi più evidenti dal contrasto con la parte narrata dal marito in cui viene data una prospettiva diversa dei medesimi eventi,in una prospettiva lucida e razionale che lascia sottintendere che tra i due la persona problematica sia Constance. Tuttavia, avanzando nella lettura, proprio la pacatezza di lui, la sua razionalità e ruolo di salvatore di Constance percepita come fragile, problematica e quindi da proteggere, alternato a momenti di distacco e svalutazione verso le insicurezze di lei, lascia supporre che anche Sidney manifesti alcuni tratti di personalità disfunzionali.
La relazione tra Sidney e Constance è disfunzionale, in un alternarsi di ruoli tra vittima e carnefice l’ uno dell’ altro, in una spirale di autodistruzione.
Il centro della narrazione del libro L’estranea (2012) è il senso di inadeguatezza, rifiuti, estraneità (da cui il titolo), un sentirsi fuori posto in qualsiasi contesto ambientale e/o affettivo di Constance.
Nel corso della trama, attraverso l’ introduzione di altri personaggi (il padre, la sorella, l’amante, la governante del padre, il figlio del marito) e tre colpi di scena, sarà svelata, a mano a mano che lo scoprirà anche Constance, l’origine di queste sue sensazioni e convinzioni.
Credenze, cicli interpersonali e possibilità di trasformazione
La prima metà del libro L’estranea (2012) descrive molto bene l’origine e lo sviluppo del sistema di credenze (credenze su di sé, sugli altri, sul mondo) di Constance all’interno delle prime relazioni interpersonali vissute in famiglia. Emerge inoltre come tali schemi si attivino in modo automatico e pervasivo anche in età adulta innescando cicli interpersonali.
Dall’incontro scontro di credenze e cicli interpersonali a volte hanno luogo, come nel caso di Constance e Sidney, relazioni sentimentali invischiate e disfunzionali da cui è difficile uscirne o apportare modifiche.
Questo nel libro L’estranea (2012) è reso evidente dalla sensazione di stallo che caratterizza l’inizio della seconda parte del libro, dove il lettore ha la percezione che, nonostante il primo colpo di scena nella trama, non ci sia un reale punto di svolta nella narrazione e nelle vite dei protagonisti. La modifica degli schemi e dei propri temi di vita necessita infatti dell’azione, dello sperimentarsi in schemi comportamentali differenti da quelli normalmente messi in atto in modo automatico, ed è quello che accade a Constance alla fine del libro. Sebbene il finale dell’opera sia forse eccessivamente semplicistico e breve rispetto al resto della trama, è solo quando Constance si scopre e si sperimenta per un attimo in un ruolo diverso (adulta responsabile e non fragile) che può iniziare ad esserci lo spazio per il cambiamento.