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Handbook of Psychotherapy Case Formulation (2022) – Recensione

È del 2022 la più recente edizione del volume "Handbook of Psychotherapy Case Formulation" a cura di Tracy D. Eells

Di Andrea Castiello D`Antonio

Pubblicato il 15 Apr. 2024

Uno degli aspetti centrali di questo testo è la visione della formulazione del caso clinico come di un momento di intersezione e di vero e proprio dialogo tra la diagnosi e il trattamento, quindi tra la fase di conoscenza dell’essere umano e l’inizio delle attività più propriamente terapeutiche (ma, come sappiamo, già la diagnosi può essere terapeutica, così come può esserlo un singolo ed unico colloquio).

Nel primo capitolo che introduce la tematica e che è firmato dal curatore, Tracy Eells, si può scorgere l’idea della formulazione del caso clinico come il gettare un ponte tra la teoria e la pratica professionale, addirittura tra la scienza e l’arte della psicoterapia, senza però dimenticare che si tratta di un’operazione – quella della formulazione – estremamente concreta e indirizzata pragmaticamente a creare le basi per un iter terapeutico il più possibile utile alla persona, adattando l’intervento alle esigenze specifiche del soggetto e della condizione di vita globale in cui si trova.

Un secondo aspetto fortemente legato a ciò che si è appena detto è rintracciabile proprio nella funzione ponte della formulazione, nel senso che essa consente di tradurre, per così dire, l’operazione diagnostica, di assessment psicologico, in una strategia terapeutica, in una specifica forma di approccio collegata ai risultati che si vogliono conseguire, o che si intravede di poter conseguire con quel singolo paziente. Ciò consente al terapeuta di vivere al meglio il legame che unisce l’insieme dei quadri della psicopatologia con gli approcci terapeutici, sostenendo ciò che oggi emerge con sempre più forza e cioè la personalizzazione degli interventi, l’attenzione a adeguare l’insieme della teoria, della metodologia e delle tecniche al singolo soggetto nell’ottica taylor made.

Tutto ciò, come è ben rappresentato in diversi passaggi del testo, accompagna l’aspetto teorico verso la pratica, la clinica, e la soggettività del paziente. Ma cosa si intende con formulazione del caso? La definizione operativa che offre il curatore – strettamente collegata al suo libro del 2015 Psychotherapy Case Formulation (American Psychological Association, Washington, DC) – si riferisce allo sviluppo di ipotesi che riguardano diversi aspetti della dinamica mentale in base alla quale si è delineato il problema del paziente, considerando le dimensioni psicologiche, interpersonali e comportamentali; ipotesi finalizzate a individuare un piano di intervento che possa al meglio rispondere al bisogno attualmente emergente. 

Avendo le basi nel classico esame medico, nell’anamnesi e nella storia del caso, la formulazione si sviluppa in base agli approcci teorici di riferimento, ad esempio assegnando maggiore importanza all’etiologia oppure alla descrizione sintomatologica, alla prospettiva categoriale o a quella dimensionale. Si tratta di un’operazione che è di fatto declinata in base alle diverse scuole di pensiero e ai differenti modelli di psicoterapia, e i quindici capitoli in cui è suddiviso il testo ne rendono significativa testimonianza. Infatti, dai trentuno autori del volume sono rappresentati i punti di vista principali del panorama teorico psicologico-psicoterapeutico: cognitivo-comportamentale, comportamentista, psicodinamico, interpersonale, basato sulla mindfulness, sulla EFT – Emotion Focused Therapy e sulla P-FPP – Panic-Focused Psychodynamic Therapy, sulla terapia dialettico-comportamentale (Dialectical Behavior Therapy) e sul metodo Gottman di terapia della coppia. Tra gli autori più noti, oltre a John e Julie Gottman, troviamo Frederic Busch, Leslie Greenberg, Michael Tompkins e Jacqueline Persons, oltre naturalmente al curatore, Tracy Eells. Ma al di là della presentazione e discussione dei principali punti di vista sulla formulazione del caso clinico – denominata anche concettualizzazione del caso – il lettore troverà anche interessanti analisi su argomenti specifici: tra questi l’ottimizzazione della psicoterapia per mezzo della Plan Analysis e, in generale, dell’approccio alla formulazione del piano terapeutico, e la concettualizzazione del cosiddetto tema conflittuale centrale nell’ambito delle relazioni interpersonali, calato nel contesto dei disturbi di personalità; la domanda è “quali sono i principali pattern relazionali del soggetto nei termini di come egli li comprende e di come egli li vede calati nel suo mondo interpersonale?” (p. 37). Anche il settimo capitolo, dedicato al Thematic Mapping, potrà suscitare più di una curiosità nel lettore: infatti, si tratta di un modello o, meglio, di un approccio, alla formulazione del caso, che è definito trans-teorico e trans-diagnostico, “un processo logico e sistematico che consente di fare inferenze al di là dei ‘fatti’, invita il cliente alla collaborazione, e riduce la possibilità di errore del giudizio clinico” (p. 179). Un approccio che è stato presentato nel 2017 attraverso una serie di articoli pubblicati su Journal of Clinical Psychology e che non mancherà di suscitare ulteriori dibattiti. In effetti, chi avesse in mente la classica formulazione o narrazione clinica del caso di stile freudiano, si meraviglierà nel reperire in alcuni capitoli di questo testo approcci e concetti che vanno molto al di là di quelle classiche storie di pazienti, casi clinici ispirati dalla teoria e dalla ricerca insieme, orientati ad indagare accuratamente nella storia della persona le radici del dinamismo psichico emergente.

Per concludere, una nota sulla storia di questo testo e un cenno sul suo curatore. 

La prima edizione dell’Handbook of Psychotherapy Case Formulation risale al 1997, e la seconda edizione ha visto la luce dieci anni dopo. Dal 2007, anno della seconda edizione, ad oggi molto è mutato e questa terza edizione ben rappresenta almeno alcuni dei più importanti cambiamenti e sviluppi intercorsi. Se, dunque, ci si vuole chiedere cosa ci sia di nuovo in questa terza edizione si possono almeno indicare i seguenti punti (non esaustivi): l’aver approfondito i temi dell’attacco di panico e del suicidio, l’aver preso in esame alcuni specifici approcci ai disturbi di personalità, e l’aver inserito capitoli dedicati alla terapia di coppia, alla Mindfulness-Based Cognitive Therapy, e alla Acceptance and Commitment Therapy. Direi anche che è stato stressato il link tra formulazione del caso, pianificazione del trattamento e prime sedute con il paziente, oltre ad aver curato un aspetto che a me sembra rilevante come l’indicazione delle radici storiche dei singoli approcci tecnici-teorici alla psicoterapia e al caso clinico. Molti esempi e rapide vignette completano il quadro di questa terza edizione a cura di Tracy D. Eells, professore di psichiatria e scienze del comportamento presso la University of Louisville e membro di diversi comitati editoriali di riviste internazionali. Come psicologo clinico, Eells porta avanti l’attività terapeutica continuando a occuparsi di ricerca e di insegnamento, avendo già pubblicato numerosi lavori (libri e articoli) sulla formulazione del caso in psicoterapia.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Tracy D. Eells (Edited by) (2022). Handbook of Psychotherapy Case Formulation. Third Edition. The Guilford Press, New York, London.
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