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Terapie psicologiche a distanza e realtà virtuali

La novità dei nostri tempi è costituita dal trattamento di psicoterapia online tramite videochiamata offerto da applicazioni quali Zoom e Skype

Di Francesco Consiglio

Pubblicato il 21 Ott. 2022

Tra i vantaggi della psicoterapia online c’è l’ottimizzazione del tempo da parte del cliente, poiché non è necessario spostarsi da casa e, dal punto di vista dello psicologo, la possibilità di aprirsi a quel mondo adolescenziale che vive perennemente connesso e non si recherebbe in studio.

 

Introduzione

 Quella che Freud aveva chiamato una talking cure, una cura di parole, sta radicalmente mutando in seguito all’incremento esponenziale dei nuovi sistemi digitali.

Il vorticoso sviluppo delle applicazioni informatiche e la pandemia causata dal diffondersi del Covid-19 hanno avuto un impatto sulla professione dello psicologo, favorendo una migrazione dal setting faccia-a-faccia alla comunicazione a distanza, un cambiamento che per il futuro si prospetta sempre più radicale grazie agli strumenti di virtual reality.

È un percorso che nasce da lontano. Già negli anni Cinquanta, lo psichiatra e psicoanalista statunitense Leon Joseph Saul si era battuto per utilizzare il telefono nella pratica clinica, ma l’idea era stata accolta dallo scetticismo di chi era abituato al tradizionale spazio fisico e relazionale: una stanza tranquilla adeguatamente illuminata, una scrivania, una poltrona, un comodo lettino per il paziente.

La novità dei nostri tempi è costituita dal trattamento tramite videochiamata offerto da applicazioni quali Zoom e Skype. Questi sistemi offrono la possibilità di una comunicazione completa: audio, video e all’occorrenza testo.

Vantaggi e svantaggi della psicoterapia online

Tra i vantaggi della psicoterapia online c’è la possibilità data a un paziente di scegliersi il proprio terapeuta senza farsi condizionare dalla distanza geografica. Con un semplice clic, l’abitante di uno sperduto villaggio di campagna può entrare virtualmente nello studio di uno psicologo del centro di Milano. E una persona disabile che non è in grado di raggiungere autonomamente lo psicologo può farsi seguire a distanza.

Altri vantaggi sono: l’ottimizzazione del tempo da parte del cliente, poiché non è necessario spostarsi da casa e, dal punto di vista dello psicologo, la possibilità di aprirsi a quel mondo adolescenziale che vive perennemente connesso e non si recherebbe in studio.

Tra gli svantaggi, si possono annoverare: la carenza di privacy per il paziente che non ha uno spazio isolato dove mettersi a conversare senza essere spiato o interrotto; la mancanza di un setting chiuso, con la porta che delimita simbolicamente lo spazio dell’incontro; la difficoltà del terapeuta di rispondere rapidamente ed efficacemente quando si verifica una crisi; le adeguate competenze digitali necessarie ad una gestione del rapporto on line.

Psicoterapia online e realtà virtuale

La richiesta di prestazioni psicologiche online è destinata ad aumentare con il tempo, in parallelo alla crescita di confidenza con le nuove tecnologie di comunicazione e la perdita di importanza del territorio fisico. Probabilmente, tra pochi anni assisteremo alla crescita di tecnologie basate sulla realtà virtuale. Gli spazi simulati possono rappresentare un contesto di interazione sociale che permette a un paziente di sperimentare i propri comportamenti disfunzionali come se li stesse provando nella realtà, mentre invece si trova in uno studio clinico. Evidenze scientifiche comprovano l’efficacia dei sistemi di realtà virtuale per indurre reazioni comportamentali, cognitive ed emozionali del tutto simili alle situazioni reali equivalenti.

 Gli ambienti di realtà virtuale, come quelli che prevedono un display montato sulla testa, permettono l’introduzione della profondità stereoscopica che crea l’illusione di vedere oggetti in uno spazio reale. Ciò offre una serie di vantaggi al ricercatore: maggiore controllo sulla presentazione dello stimolo lungo un piano tridimensionale, varietà nelle opzioni di risposta e validità ecologica potenzialmente aumentata. È possibile che il paziente possa interagire con avatar virtuali all’interno di scenari atti a studiare il comportamento sociale. I movimenti nello spazio virtuale e i relativi cambiamenti percettivi sono trattati dal cervello più o meno allo stesso modo di quelli nello spazio reale equivalente. Si potrà misurare un comportamento di aiuto senza doversi fidare di un paziente che riferisce verbalmente cosa avrebbe fatto ipoteticamente in una data situazione.

Un altro ambito di applicazione è la terapia cognitivo-comportamentale per il trattamento dell’ansia, in quanto la realtà virtuale permette al paziente di affrontare un’esposizione all’oggetto o alla situazione temuta.

Sono solo due dei tanti esempi che dimostrano come la realtà virtuale stia iniziando a svolgere un ruolo importante nella psicologia clinica.

Agli psicologi del futuro sarà richiesta una particolare competenza nell’uso di dispositivi hardware e software che collaborano per creare uno spazio virtuale all’interno del quale interagire con il paziente.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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  • Russel G (2017) Psicoanalisi attraverso lo schermo. I limiti delle terapie online. Astrolabio, Roma.
  • Vargiu N (2021) Psicologia online. Ronzani, Dueville.
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