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L’iperdotazione cognitiva a scuola: come si presentano i bambini gifted in classe?

Il termine bambini gifted indica coloro che mostrano abilità superiori alle aspettative rispetto ai loro pari, e questo si riflette sul contesto scolastico

Di Teresa Santillo

Pubblicato il 28 Gen. 2022

Secondo Betss e Neihart (1988), esistono 6 diversi profili di studenti o bambini gifted: di successo, creativo, sotterraneo, a rischio, autonomo e twice-exceptional.

 

Parlare di iperdotazione cognitiva a scuola significa fare riferimento ai bambini gifted, ‘Studenti che manifestano o hanno il potenziale per mostrare delle abilità superiori alle aspettative, anche di due/tre anni o più, rispetto ai loro pari, in un determinato momento e in aree circoscritte, considerate di rilievo nella propria cultura di appartenenza’ (Rigon et al., 2017, 46).

Le abilità dell’iperdotazione cognitiva e dei bambini gifted

Quali sono queste abilità?

  • Abilità intellettive generali
  • Abilità accademiche specifiche
  • Abilità sociali
  • Pensiero divergente
  • Talento artistico

I livelli di giftedness

Secondo Betss e Neihart (1988), esistono 6 diversi profili di giftedness, di seguito descritti.

1. Lo studente di successo

  • Bambino adattato al contesto scolastico;
  • Ottiene buoni risultati senza impegnarsi eccessivamente;
  • Manifesta un perfezionismo ‘sano’.

2. Lo studente creativo

  • Bambino poco adattato al sistema scolastico perché non lo considera vantaggioso per lui;
  • In classe si annoia, percepisce le lezioni come ‘poco sfidanti’;

3. Lo studente sotterraneo

  • Marcato disagio a scuola;
  • Nasconde il proprio potenziale;
  • Difficoltà ad instaurare relazioni con gli altri;
  • Prevale nelle femmine.

4. Lo studente a rischio

  • Condotte prosociali: dispersione scolastica e rischio di drop-out.
  • Condotte antisociali: bullismo, devianza, abuso di sostanze, etc.

5. Lo studente autonomo

  • Sicuro di sé, motivato, entusiasta;
  • Buone capacità di instaurare relazioni con i pari e con gli insegnanti;
  • A volte basso rendimento scolastico.

6. Lo studente doppiamente eccezionale o twice-exceptional children

  • Presenta capacità cognitive elevate in associazione a disturbi che ne limitano l’espressione quali DSA, ADHD, DOP, Disturbi dell’Umore (Kalbfleisch, 2013).

In questo caso si viene a creare un effetto mascheramento in cui le loro abilità elevate e le loro difficoltà si mascherano a vicenda, rendendo difficile sia l’identificazione, sia la messa in atto di interventi adeguati. (Webb, Amend, Webb, Goerss, Beljan, e Olenchak, 2005)

Il profilo cognitivo ‘tipico’ di un bambino doppiamente eccezionale, rilevato mediante il test di intelligenza WISC- IV Wechsler Intelligence Scale for Children (6 – 16 anni), è costituto da:

  • Punteggi più elevati nell’IAG: Indice di Comprensione Verbale e Indice di Ragionamento Visuo-Percettivo. Soprattutto nei subtest Vocabolario e Informazione.
  • Punteggi più bassi nell’ICC: Indice di Memoria di Lavoro e Indice di Velocità di Elaborazione. Soprattutto nei subtest Ricerca di Simboli e Cifrario.

Tali punteggi dimostrano come i bambini gifted manifestino elevate capacità verbali e non verbali, e nel ragionamento più astratto e articolato; e come preferiscano eseguire un compito nel modo più corretto possibile, piuttosto che eseguirlo velocemente.

Il confronto tra QI e IAG, e tra IAG e ICC consente di riconoscere gli studenti ‘doppiamente eccezionali’ (Rimm et al., 2008; Silverman, 2003, 2009; Weiss et al., 2006).

Le strategie didattiche con bambini gifted

Le strategie che la scuola dovrebbe utilizzare si basano sulla compattazione e personalizzazione della didattica (Baum, 2004):

  • Gli insegnanti non devono seguire la programmazione della classe ma approfondire, incrementare il grado di complessità dei contenuti curriculari rendendoli più sfidanti.
  • Adottare un approccio alla didattica esperienziale, operare su un livello più astratto e articolato.
  • Dare l’opportunità al gifted di esprimere pubblicamente il proprio potenziale, le sue ‘scoperte’ e conoscenze.
  • Spaziare la didattica in contesti diversi, confrontarsi con altri gifted o con persone molto formate sui loro campi di interesse.
  • Differenziare le valutazioni dal resto della classe (Winebrenner, 2012).

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Rigon, F, Pedron, M. Faleri, E. & Lucangeli, D. (2017). L’iperdotazione cognitiva a scuola: la didattica a sostegno del talento, Psicologia e Scuola, N.4. Giunti Scuola.
  • Cornoldi, C. (2020). Bambini eccezionali a scuola. Psicologia e Scuola, N. 3. Giunti Scuola.
  • Rigon, F., Bovo, Pedron, M., De Gennaro,M.A. & Lucangeli, D. (2020). Strumenti e strategie didattiche per lo studente plusdotato: lo studio autonomo. Psicologia e Scuola, N. 5. Giunti Scuola.
  • Bottari, M. F., Pedron, M., Valenti, C., Antonietti, A. & Lucangeli, D. (2017). Creatività e alto potenziale: quale rapporto? Psicologia e scuola Giunti.
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