Freschi di pubblicazione, Tutto è difficile prima di diventare facile e La paura che diventa coraggio, sono due simpatici libri per bambini che nascono da un nuovo progetto SerenaMente di Luca Mazzucchelli, famoso psicologo e psicoterapeuta, e la moglie Giulia Telli, illustratrice e nota sul web per i suoi consigli circa le letture per bambini.
Nati da SerenaMente, una collana che ha come finalità quella di aiutare genitori e bambini a familiarizzare con alcuni concetti tratti dal mondo della psicologia e della crescita personale, i due libri ce ne parlano attraverso le esperienze di animaletti che faranno da protagonisti all’interno dei racconti.
La paura che diventa coraggio
In La paura che diventa coraggio, la protagonista è una Volpe che tanto desidera liberarsi dalla paura ma tanto nella prima parte del racconto la subisce; sarà grazie ai suggerimenti dell’amico Tasso e gli aneddoti del saggio nonno dello stesso che Volpe riuscirà gradualmente ad affrontare e superare la sua paura, riuscendola a trasformare in coraggio.
Tutto è difficile prima di diventare facile
In Tutto è difficile prima di diventare facile, il protagonista è un cane lupo dal nome Simba che desidererebbe tanto diventare un acrobata del circo, ma siccome molto timido e scoraggiato dagli altri, era pronto a rinunciare al suo sogno. Anche in questo caso sarà la saggezza del gatto Orazio che lo spronerà a non abbandonare il suo desiderio ed impegnarsi per questo, riuscendo a tollerare le frustrazioni che potranno presentarsi ed utilizzare la grinta, la costanza e determinazione che lo accompagnerà a raggiungere il suo obiettivo.
Due libretti, dedicati ai piccoli lettori e ai loro genitori, che in maniera leggera affrontano grandi temi di cui ne è comprovato l’aspetto utile per il nostro benessere psicologico ed il loro, che sintetizzerei con il termine resilienza. Oggi, sappiamo infatti, grazie anche agli studi delle neuroscienze, che la resilienza ha un carattere di normalità e non di straordinarietà e dunque caratteristica potenzialmente comune a tutti gli esseri umani. Ma va anche detto che la probabilità di sviluppare risposte resilienti sarebbe correlato a diversi fattori ambientali, come le relazioni affettive e di supporto, le relazioni esterne, fattori individuali come l’autostima, il sentimento di efficacia personale, la capacità di sperimentare sentimenti come la gratitudine e la compassione, la grinta, la flessibilità psicologica, competenze sociali, strategie di coping, uniti ad impegno, controllo e senso di sfida. Dunque può essere allenata, sviluppata e potenziata e chi ben incomincia è a metà dell’opera.
Tutti questi “ingredienti” che dal mio punto di vista sono presenti all’interno di questi due racconti e narrati con un linguaggio piacevole e scorrevole, ritengo possano essere apprezzati da grandi e piccini.