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La sensibilità materna nell’interazione madre-bambino

Il costrutto della sensibilità materna è considerato una delle più importanti determinanti dell’attaccamento tra una madre e il suo bambino

Di Mariacarmela Spinelli

Pubblicato il 29 Set. 2020

Aggiornato il 02 Ott. 2020 12:26

Durante lo sviluppo del bambino la sensibilità materna viene influenzata da una serie di fattori compresi alcuni fattori ambientali e demografici.

 

L’interazione diadica costituisce la base per lo sviluppo e la crescita psicologica del bambino, soprattutto nei primi anni di vita (Kivijarvi, Raiha, Virtanen, Lertola, & Piha, 2004); inoltre rappresenta il principale setting per l’acquisizione del linguaggio e lo sviluppo di altre abilità cognitive. L’aspetto più importante che connota tale relazione è il costrutto evolutivo della sensibilità materna, indicatore chiave della precoce interazione diadica, in grado di influenzare sia il comportamento che lo sviluppo del bambino.

Il costrutto della sensibilità materna è stato introdotto negli anni ’70 con la teoria dell’attaccamento e viene considerato una delle più importanti determinanti dell’attaccamento tra una madre e il suo bambino. Successivamente, Biringen et al. (2000) hanno ampliato questo concetto definendola come la risposta della madre al suo bambino, la capacità di essere calda e rilassata quando il bambino è angosciato, di negoziare i momenti conflittuali, di proporre giochi stimolanti e creativi e di sintonizzarsi emotivamente con il bambino. Le madri sensibili infatti sono in grado di rispondere rapidamente ai segnali del bambino, stabilendo una vera e propria contingenza tra questi segnali e le loro risposte. Inoltre, un genitore sensibile ha un tono dell’affetto positivo e genuino nell’espressione vocale e facciale, non si annoia a stare con il bambino ma prova piacere a condividere del tempo con lui, riconosce nel figlio una persona diversa da sé, ne riconosce i bisogni, ed è in grado di affrontare e gestire le situazioni conflittuali e di mostrare empatia.

Ma durante lo sviluppo del bambino la sensibilità materna viene influenzata da una serie di fattori, a tal proposito Bornstein et al. (2011) hanno riscontrato l’esistenza di una relazione tra gli stressor quotidiani, ovvero i fattori ambientali e demografici, e la sensibilità materna.

Amankwaa et al. (2007) avevano già riscontrato, da studi passati, la presenza di una relazione inversa statisticamente significativa tra la sensibilità materna e gli stressor quotidiani, dal momento che lo stress materno è negativamente correlato alla sensibilità materna, ed è in grado di modellare la sensibilità della madre nel tempo. Tra queste fonti di influenza vengono annoverate: l’età cronologica materna, il crescere dell’età materna infatti correla positivamente con i livelli di sensitività, mentre l’età giovane della madre incide negativamente (Bornstein, Hahn, Suwalsky, & Haynes, 2011); lo Status Socioeconomico Familiare (SES), a seconda del livello del SES infatti i genitori mostrano diversi livelli di stress ed avversità, mente i bambini appartenenti a famiglie con SES inferiore soffrono di maggiori o minori privazioni (McAdoo, 2002) e le loro abilità tendono ad essere più limitate rispetto a quelle di bambini con SES superiore; l’occupazione materna dal momento che la ricerca ha indicato una relazione negativa tra le ore dell’occupazione materna e la loro soddisfazione, competenza nella genitorialità, nonché uno sviluppo cognitivo più basso e maggiori problemi comportamentali per i bambini (Baum, 2003).

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Amankwaa, L. C., Pickler, R. H., & Boonmee, J. (2007). Maternal responsiveness in mothers of preterm infants. Newborn and Infant Nursing Reviews, 7(1), 25-30.Baum, C. L. (2003). Does early maternal employment harm child development? An analysis of the potential benefits of leave taking. Journal of Labor Economics, 21, 409-448.
  • Biringen., Z. (2000). Emotional availability: conceptualization and research findings. American Journal of Prthopsychiatry, 70, 104-114.
  • Bornstein, M. H., Hahn, C. S., Suwalsky, J. T., & Haynes, O. M. (2011). Maternal and infant behavior and context associations with mutual emotion availability. Infant Mental Health Journal, 32(1), 70-94.
  • Kivijarvi, M., Raiha, H., Virtanen, S., Lertola, K., & Piha, J. (2004). Maternal sensitivity behavior and infant crying, fussing and contented behavior: the effects of mother’s experienced social support. Scandinavian Journal of Psychology 45(3), 239–246.
  • McAdoo, H. P. (2002). African American parenting. In Bornstein, M. Handbook of parenting (pp. 47-58). Mahwah, NJ: Lawrence Erlbaum Associates, Inc.
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