expand_lessAPRI WIDGET

Il dilemma dello sconosciuto. Perché è così difficile capire chi non conosciamo (2020) di Malcolm Gladwell – Recensione del libro

Nel libro 'Il dilemma dello sconosciuto' Gladwell intende mettere in luce la nostra incapacità di superare i pregiudizi nei tentativi di comprendere l'altro

Di Marta Villa

Pubblicato il 29 Set. 2020

Il dilemma dello sconosciuto è un libro rivoluzionario che affronta la difficoltà di capire e comunicare con chi non conosciamo.

 

Malcolm Gladwell è un sociologo e giornalista, inserito nel 2005 dal Time come uno dei 100 personaggi più influenti del mondo. Giornalista per il Washington Post ed il New Yorker, è anche autore di moltissimi best-seller ed è considerato l’inventore di un genere senza precedenti, anche grazie al suo personale stile di scrittura. Il suo ultimo libro Il dilemma dello sconosciuto, pubblicato in Italia nel 2020, ha già riscosso enorme successo in tutto il mondo.

Immaginiamo ipoteticamente di trovarci nel bel mezzo di una piazza affollata e di vedere improvvisamente apparire di fronte a noi qualcuno che non conosciamo, uno sconosciuto. Egli parla la nostra lingua, ma non sembra meritare fiducia. Ha un aspetto trasandato ed è piuttosto loquace. In che modo agireste? Interagireste con lui o vi affidereste al vostro primo giudizio evitandolo voltandogli le spalle?

‘Decifrare’ e comprendere una persona che non si conosce è più difficile di quanto si possa pensare. L’arte di comprendere qualcuno è già difficoltosa nelle relazioni con i propri cari, parenti, amici, e quindi ancora più complessa di fronte ad uno sconosciuto.

Essendo la nostra vita piena di sconosciuti (basta camminare per strada, salire su un autobus per incappare nell’incontro di nuove persone), è necessario analizzare le strategie che utilizziamo nel rapportarci con gli altri. Queste sono spesso influenzate da pregiudizi che non ci permettono di valutare adeguatamente chi abbiamo di fronte. Questa operazione di comprensione, oltretutto, è alla base di moltissime professioni. Pensiamo, per esempio, ad un poliziotto ad un posto di blocco che deve fermare un automobilista per strada o ad un medico di pronto soccorso che incontra un paziente per la prima volta.

Secondo Gladwell: ‘Abbiamo continuamente bisogno di comprendere gli sconosciuti, ma non siamo per niente bravi a farlo‘.

Al contrario di quanto pensiamo, siamo sostanzialmente degli incompetenti in questa operazione di comprensione. Le prove di questa nostra incapacità non sono solo evidenti nel quotidiano. Queste sono presenti in alcuni fatti storici.

Ed è proprio questo che Gladwell intende fare con Il dilemma dello sconosciuto, mettere in luce questa nostra incapacità di superare stereotipi e pregiudizi nella relazione di comprensione dell’altro attraverso vicende del passato.

Lo scopo di Gladwell è ribaltare il senso comune, stravolgere le credenze personali, raccontare in cosa consiste il fraintendimento e il fallimento della comunicazione. Egli è convinto dell’idea che ‘la comprensione non dipende solo dalla lingua, ma anche dalla cultura e dalla storia degli individui’.

L’inizio del libro si concentra su una vicenda avvenuta qualche anno fa in Texas, l’arresto da parte di un poliziotto ad un posto di blocco di una giovane donna, Sandra Bland, la quale si suicidò in cella qualche giorno dopo. Questo per Gladwell rappresenta uno dei più clamorosi avvenimenti legati all’incapacità di giudicare uno sconosciuto e ci fa comprendere come le difficoltà comunicative possano portare alle peggiori conseguenze possibili. La vicenda diede inizio al movimento Black Lives Matter, che oggi conosciamo fin troppo bene. A partire da questa vicenda Gladwell prende in esame altre situazioni storiche che rappresentano esempi di come il pregiudizio e gli errori comunicativi influenzino il rapporto con lo sconosciuto e l’idea che ci facciamo di questo: nel 1938, Chamberlain, il primo ministro inglese giudicò Hitler un uomo pacifico e affidabile al primo incontro, un errore storico che ebbe conseguenze note.

Come è possibile giudicare erroneamente qualcuno che non si conosce? Secondo l’autore:

La convinzione che noi sappiamo degli altri più di quanto loro sappiano di noi, e che riusciamo a capirli meglio di quanto non si capiscano loro stessi (ma al contrario loro non possono capire noi), ci induce a parlare quando faremmo meglio ad ascoltare.

Questa credenza è detta illusione di comprensione asimmetrica.

Inoltre, secondo l’autore, nel relazionarci con chi non conosciamo commettiamo tre errori: la presunzione di onestà (giudicare dall’aspetto una persona innocente), l’illusione di trasparenza (l’incapacità di considerare uno sconosciuto in qualità di persona) e infine la sottostima del contesto in cui si presenta uno sconosciuto. Questi errori portano ad una fallita comunicazione.

Grazie a questo libro è possibile comprendere alcune strategie per capire gli sbagli che commettiamo con chi non conosciamo. Il dilemma dello sconosciuto è un libro che ci svela come ci relazioniamo, che ci mette di fronte alle nostre credenze al fine di analizzarle e comprenderle. Lo scopo finale? Accettare i propri limiti, ammettere che comprendere gli altri non è facile, ammettere che occorre uno sforzo arduo.

Questo libro è basato su un dilemma. Dobbiamo parlare con gli sconosciuti, non abbiamo altra scelta, specialmente in un mondo privo di confini come quello attuale. Non viviamo più in villaggi. I poliziotti devono fermare persone che non conoscono. I funzionari dell’intelligence devono confrontarsi con l’inganno e l’incertezza. I giovani vanno alle feste proprio per incontrare persone sconosciute, fa parte del brivido romantico della scoperta. Eppure, di fronte a questo compito quanto mai necessario, ci scopriamo incapaci. Pensiamo di poter trasformare lo sconosciuto nel familiare e nel noto senza sacrifici e costi aggiuntivi, ma non è così. Che fare? […] accettare i nostri limiti nel decifrare gli sconosciuti.

 

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Gladwell M. (2020). Il dilemma dello sconosciuto. Perché è così difficile capire chi non conosciamo. UTET.
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Relazioni e stress: impatto sulle emozioni e sulla salute - Psicologia
L’uomo nelle relazioni

La qualità delle nostre relazioni influisce sulla qualità della nostra vita; quando stiamo male con qualcuno viene inficiata anche la nostra salute fisica

ARTICOLI CORRELATI
Amicizie in età adulta

L’amicizia offre molti benefici documentati in letteratura. Non sempre, crescendo, risulta facile creare o mantenere dei rapporti amicali

“Se ti tradisce è perché manca qualcosa nella vostra relazione”. Credi ancora nelle favole?

Uno studio condotto sugli utenti di Ashley Madison, famoso sito di incontri extraconiugali, fa luce sulle ragioni che portano al tradimento

WordPress Ads
cancel