Una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Sex Research ha indagato le motivazioni sottostanti all’infedeltà verso il proprio partner.
Quando si parla di tradimento, si fa principalmente una distinzione tra il tradimento sessuale e quello emotivo, il primo consiste semplicemente nell’avere rapporti sessuali con persone differenti dal proprio partner, mentre il secondo, consiste nell’essere innamorati o catturati emotivamente da un individuo diverso dal nostro partern (Hackathorn & Ashdown, 2020).
Il campione dello studio era composto da 545 membri di AshleyMadison.com, un sito Web popolare per coloro che sono interessati ad avere relazioni extraconiugali, i partecipanti hanno completato un breve sondaggio online anonimo sulle motivazioni che li spingono a tradire il proprio partner.
La maggior parte dei partecipanti (81%) ha dichiarato di essere maschio e l’età media era di 48,89 anni (Hackathorn & Ashdown, 2020).
Non sorprende che coloro che hanno indicato che il loro partner principale non soddisfaceva adeguatamente i loro bisogni avevano maggiori probabilità di cercare un partner secondario, dato che la mancata soddisfazione di bisogni sessuali ed emotivi li portava a ‘’disinnamorarsi’’.
Il fattore principale alla base del tradimento, è l’insoddisfazione per la relazione primaria, mentre la soddisfazione verso il partner secondario si dimostra un fattore poco significativo nel motivare il tradimento (Hackathorn & Ashdown, 2020).
Ciò che comunemente pensiamo, è che l’infedeltà sia guidata dal fatto che incontriamo una persona che reputiamo ‘’migliore’’ rispetto al nostro partner, o per lo meno con cui ci sentiamo meglio; in realtà, stando ai risultati dello studio in questione, la conditio sine qua non alla base del tradimento non dipende dal partner secondario, ma dalla capacità del partner primario di soddisfare i nostri bisogni.
Gli uomini tendono di più ad attuare il tradimento sessuale rispetto alle donne, comportamento che sottende alla insoddisfazione sessuale (in termini di frequenza) con il partner primario; l’essere cristiani e la sociosessualità (essere a proprio agio con il sesso occasionale) si rivelano come fattori predisponenti al tradimento (Hackathorn & Ashdown, 2020).
Si tratta tuttavia di uno studio preliminare, i ricercatori, si stanno domandano perché molte persone tendono a portare avanti la relazione nonostante tradiscano il proprio partner; l’ipotesi che è stata avanzata riguarda la dissonanza cognitiva, che si verifica quando il nostro comportamento è incoerente con il nostro atteggiamento: “tradisco ma so che è sbagliato tradire”. Questa incoerenza genera angoscia, di conseguenza per rimediare a questo stato di malessere è necessario ristabilire la coerenza tra comportamento e atteggiamento; per farlo bisogna agire modificando uno dei due, quindi, in questo caso specifico, o non tradiamo o cambiamo atteggiamento. Tipicamente l’essere umano tende a modificare l’atteggiamento piuttosto che il comportamento, la motivazione principale è che quest’ultimo è molto più difficile da modificare dato che richiede più impegno, mentre è più facile cambiare il proprio atteggiamento ad esempio: “non c’è nulla di male nel tradire ogni tanto, ne beneficia la mia relazione primaria”.
I ricercatori sono quindi interessati a comprendere quali sono le modifiche di atteggiamento che gli individui infedeli attuano per giustificare il proprio comportamento e non cadere in dissonanza congitiva (Hackathorn & Ashdown, 2020).