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“I lati oscuri della mente – viaggio nel mondo sommerso degli istinti” (2019) di Cecilia Smeraldi – Recensione del libro

"I lati oscuri della mente" tocca sei Disturbi di Personalità con considerazioni, riflessioni e riferimenti a romanzi, film e opere liriche

Di Simona Meroni

Pubblicato il 25 Giu. 2020

Il libro I lati oscuri della mente – viaggio nel mondo sommerso degli istinti, di Cecilia Smeraldi, dottore di ricerca in Neuroscienze e disturbi del comportamento, è un agevole piccolo volume che vuole fornire una panoramica lieve e non certamente esausistiva di alcuni disturbi di personalità.

 

La struttura snella del discorso, la scelta di semplificare al massimo i concetti per renderli accessibili a tutti, senza per questo sminuire la profondità del messaggio, ne fanno un buon testo di consultazione veloce, semplice e interessante.

Per il professionista è una lettura leggera, che può fungere da “ripasso” per concetti già noti, ma articolati (ad esempio la classificazione dei disturbi tratta dal DSM 5 e PDM II, riportata per ogni disturbo in modo molto semplificato e parziale); per il “profano” è una lettura interessante che non scade nel banale, ma che prova a veicolare informazioni e riflessioni digeribili.

L’autrice si esprime con semplicità e chiarezza, con rispetto ed umiltà su ciò che è analizzabile (la mente e il comportamento umano), ma non sempre e non del tutto conoscibile (l’uomo), non incappando mai in giudizi o affermazioni esagerate.

L’argomento è di sicuro interesse, non solo per i professionisti del settore ma anche per un pubblico su larga scala, e tocca sei Disturbi di Personalità (Sadismo, Masochismo, Narcisismo, Disturbo Antisociale, Disturbo Istrionico, Disturbo Ossessivo Compulsivo) cercando ogni volta in modo intelligente di “paragonare” la clinica ad un romanzo / opera lirica / film noti al grande pubblico, per poter così fornire una sorta di polaroid del concetto, che possa “visivamente” e totalmente (per quanto, in modo artefatto) rappresentare ciò di cui si sta parlando.

La lettura, così come l’analisi dei diversi disturbi, procede snella e leggera, senza addentrarsi in profondità, rimanendo cioè sulla soglia delle considerazioni e riflessioni, e cercando di recuperare informazioni da testi diversi che rappresentano capisaldi della storia della psicologia, psicoanalisi, o neuroscienza.

Non sono certa, però, che il libro rispetti appieno le premesse e il titolo.

Sebbene si riesca facilmente ad intuire perché i disturbi sopra elencati rappresentino o siano visti come lati oscuri della mente, non c’è alcuna analisi o paragone di un eventuale lato “chiaro” della stessa.

Molto probabilmente, come già detto, per la sua leggerezza, il testo non aveva lo scopo né di un confronto, né di un’analisi approfondita.

Sicuramente la premessa è onesta: fornire una panoramica di alcuni comportamenti che socialmente e umanamente possono spaventare, cercando di fornire una leggera spiegazione sul loro strutturarsi.

Interessante e di utile strumento clinico anche il collegamento tra il disturbo presentato e l’emozione principale sottostante, che può fungere da bussola per orientarsi e muovere i primi passi verso la comprensione e lo studio di determinate dinamiche e menti.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Smeraldi C. (2019). I lati oscuri della mente - viaggio nel mondo sommerso degli istinti. Diarkos.
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