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Attaccamento alle figure genitoriali e relazioni amorose

Un recente studio si propone di indagare come l’attaccamento alle figure primarie di riferimento influisca sullo stile delle relazioni amorose.

Di Ilaria De Mola

Pubblicato il 03 Giu. 2020

Quale impatto avrà la relazione di attaccamento a ciascun genitore, preso singolarmente, nel determinare le differenze nel rapporto con il partner, nella qualità e peculiarità della relazione di coppia?

 

Bowlby (1973) sostiene che la tipologia di attaccamento sviluppato nei confronti delle figure genitoriali durante l’infanzia, influisce sulla qualità e peculiarità delle relazioni amorose da adulti, risultando particolarmente importante nella fase iniziale della formazione della coppia, in cui il legame all’altra persona si instaura e, successivamente, come indice della stabilità e durata a lungo termine della frequentazione amorosa (Hazan e Shaver, 1987).

È quindi particolarmente interessante indagare l’impatto che la relazione di attaccamento a ciascun genitore ha nel determinare le differenze nel rapporto con il partner in individui di età compresa tra i 19 e i 29 anni, considerando che per le nuove generazioni questo è un periodo particolarmente segnato da cambiamenti ed incertezze, che si ripercuotono anche nelle decisioni prese all’interno del contesto romantico. Infatti, i dati rilevano che negli ultimi 20 anni l’età del primo matrimonio si è spostata dai 26 ai 31 anni (Boffo e Mannarini, 2015), che la convivenza è un’alternativa preferita al matrimonio e che il concetto di famiglia sta cambiando nel tempo.

Considerando che in Italia questa tendenza è confermata e che la relazione d’attaccamento a ciascun genitore, preso singolarmente, è stata poco indagata, il presente studio (Fermani et al, 2019) si propone di indagare come l’attaccamento alle figure primarie di riferimento influisca sullo stile delle relazioni amorose. Sono stati somministrati, quindi, a 296 partecipanti di età compresa tra i 19 e i 29 anni dei questionari self report in grado di misurare attraverso la versione italiana dell’Inventory of Parent and Peer Attachment (IPPA; Armsden & Greenberg, 1987) la qualità della relazione avuta rispettivamente con il padre e con la madre ed attraverso la Love attitude scale (LAS; Hendrick & Hendrick, 1986) le attitudini dell’individuo riguardanti l’amore. Nello specifico, il primo aspetto è stato esplorato attraverso la fiducia, la comunicazione e la vicinanza esperite nella relazione tra genitore e figlio, mentre il secondo aspetto è stato esaminato attraverso la combinazione risultante dalle attitudini riguardo un partner attuale, recente o ipotetico e quelle sull’amore in generale.

I risultati mostrano che le donne presentano un miglior attaccamento ad entrambi i genitori in confronto agli uomini ed una miglior comunicazione e maggior condivisione di vissuti emotivi con le madri, in linea con la precedente letteratura secondo cui gli individui con attaccamento sicuro generalmente vedono la madre come figura di attaccamento fondamentale, in grado di rappresentare una fonte di supporto più affidabile rispetto alla figura paterna (Zaman e Fivush, 2013). Infatti sembrerebbe che la relazione con la figura paterna privilegi la discussione e risoluzione di aspetti pratici piuttosto che l’esplorazione e superamento di problemi emotivi. In aggiunta, gli uomini sono risultati avere un approccio più ludico all’amore rispetto alle donne, incoraggiato a sua volta dalla convinzione popolare secondo cui agli uomini è permesso un atteggiamento più libero e spensierato nei confronti delle relazioni amorose (Milani, 2011). Inoltre, i risultati hanno rilevato che gli individui all’interno di una relazione stabile hanno un approccio più impegnato con la partner rispetto ai single, che molto spesso vivono ancora nella casa della famiglia d’origine e sono meno propensi a pensare di creare un proprio nucleo familiare. Infine, i dati mostrano che una attuale buona relazione d’attaccamento con le figure genitoriali ha un impatto positivo sulla relazione romantica e sulla possibilità che ad essa sia collegata una progettualità a lungo termine, dimostrando di conseguenza quanto l’attaccamento genitoriale sicuro sia un predittore della qualità e della durata del rapporto con l’altro nella coppia.

In conclusione, possiamo dire che gli individui che si collocano nel periodo di mezzo tra l’adolescenza e l’età adulta hanno da una parte maggior tempo per formare la propria identità e per fare esperienze dall’altra devono fare i conti con un dilagante senso di incertezza e con una maggior propensione a posticipare le decisioni da prendere in vari ambiti della propria vita. Tuttavia, per quanto riguarda le relazioni amorose, oltre a considerare questi aspetti socio-culturali, è bene tenere conto di quelli attinenti all’attaccamento genitoriale, in quanto i soggetti con attaccamento sicuro mostrano una maggior self-confidence e bisogno di intimità rispetto a quelli con attaccamento insicuro, evidenziando di conseguenza una maggior tendenza ad avere relazioni di “successo” (Attili, 2017).

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Armsden, G. C., & Greenberg, M. T. (1987). The inventory of parent and peer attachment: Individual differences and their relationship to psychological well-being in adolescence. Journal of Youth and Adolescence, 16(5), 427-454.
  • Attili, G. (2017). Il cervello in amore. Bologna: Il Mulino.
  • Boffo, M., & Mannarini, S. (2015). Assessing decision-making in romantic relationships: A first Italian validation of the relationship deciding scale. TPM: Testing, Psychometrics, Methodology in Applied Psychology, 22(3), 415-427.
  • Bowlby, J. (1973). Attachment and loss. Vol. 2. Separation: Anxiety and anger. New York: Basic Books.
  • Fermani, A., Bongelli, R., Carrieri, A., Del Moral Arroyo, G. Muzi, M. & Portelli, C. (2019). “What is the more important than love?” Parental attachment and romantic relationship in Italian emerging adulthood. Cogent Psychology, 1-20.
  • Hazan, C., & Shaver, P. R. (1987). Romantic love conceptualized as an attachment process. Journal of Personality and Social Psychology, 52(3), 511-524.
  • Hendrick, C., & Hendrick, S. (1986). A theory and method of love. Journal of Personality and Social Psychology, 50(2), 392-402.
  • Milani, S. (2011). Le semantiche giovanili dell’amore: Una letteratura sociologica. Società Mutamento Politica, 2(4), 191-208.
  • Zaman, W., & Fivush, R. (2013). Stories of parents and self: Relations to adolescent attachment. Developmental Psychology, 49(11), 2047.
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