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Il metodo per crescere i bambini in un mondo digitale (2019) di Jordan Shapiro – Recensione del libro

Un interessante libro che suggerisce ai genitori di oggi come crescere i propri figli in un mondo ormai digitale considerandone i diversi aspetti.

Di Chiara Carlucci

Pubblicato il 24 Set. 2019

Le differenze generazionali e con esse la diversa familiarità con l’utilizzo degli strumenti informatici e le conseguenti linee guida a riguardo sono argomenti affrontati con una certa frequenza, ma stavolta a parlarne è Jordan Shapiro, esperto in materia di tecnologia digitale e bambini. 

 

Come ben sappiamo l’epoca odierna è caratterizzata da strumenti altamente tecnologici; strumenti che hanno caratterizzato un po’ tutte le interazioni, il mondo del lavoro e dell’istruzione, della ricerca e via discorrendo.

Coloro che sono un po’ più avanti con gli anni notano senz’altro una differenza: essi infatti hanno vissuto un contesto ben diverso da quello attuale, privo di tecnologia, o quantomeno dove l’informazione e gli strumenti digitali non erano caratterizzanti della società.

Di contro i più giovani, fin dalla prima infanzia, hanno preso contatto e dimestichezza con il mondo “digitale”.

È pur vero che le generazioni precedenti si sono ormai adattate a questa nuova società prendendo una certa familiarità con l’utilizzo degli strumenti informatici, ma non bisogna sorvolare su un particolare di una certa importanza: i genitori di oggi potrebbero avere più di una difficoltà nel relazionarsi ai propri figli che nascono e crescono nel mondo digitale.

Le differenze generazionali e le conseguenti linee guida a riguardo sono argomenti affrontati con una certa frequenza, ma stavolta a parlarne è Jordan Shapiro, esperto in materia di tecnologia digitale e bambini.

Nel suo libro Shapiro suggerisce ai genitori di oggi come crescere i propri figli in un mondo ormai digitalizzato, partendo dal basso per poi ampliare le sue vedute.

Infatti l’autore affronta dapprima la tematica del gioco e delle attività ludiche, per poi proiettarsi sulla cosiddetta società digitale.

Quali sono i giochi digitali per eccellenza? Naturalmente i Video-Games.

Shapiro, facendo riferimento a celebri esponenti come Piaget e Vygotskij, addestra l’adulto a costruire insieme al bambino un contesto in cui il gioco diviene partecipazione civica.

Il gioco infatti svolge la stessa funzione ludica ormai da anni, il genitore deve solo essere abile nell’adattarsi alle tecnologie odierne.

Attraverso il gioco i bambini affinano l’autodisciplina e le funzioni cognitive, padroneggiando le nozioni di base necessarie per diventare adulti realizzati. Per partecipare e crescere sani in un’epoca specifica è necessario che la percezione di Sé sia in linea con gli sviluppi economici e tecnologici del momento.

Dunque gli adulti di oggi non dovrebbero preoccuparsi che i propri figli trascorrano meno tempo all’aperto, in quanto un gioco, seppur virtuale, comunque stimola la fantasia e la creatività del bambino, e ciò avviene mediante gli strumenti dei tempi odierni.

Accantonato il contesto “Gioco”, Shapiro poi affronta la tematica Casa e Famiglia.

Naturalmente non può non affrontare l’argomento telefoni cellulari e tablet.

 Pare infatti che i genitori si preoccupino molto del fatto che i propri figli si nutrano adeguatamente ai pasti, e poco importa se a tavola sono presenti strumenti quali smartphone o tablet.

Shapiro guida i genitori verso una corretta valorizzazione dei momenti di socializzazione in famiglia: durante i pasti vanno accantonati tutti gli strumenti digitali, anche la televisione.

Piuttosto il genitore può giocare ai video giochi insieme al proprio figlio o con lui guardare la tv in un momento più adeguato e dedicato proprio a ciò.

In questo caso lo strumento digitale diverrà un mezzo di socializzazione familiare.

E la scuola?

Ormai anche il contesto scolastico è caratterizzato da numerosi strumenti informatici, a partire dalla nuova campanella ormai computerizzata e di conseguenza collegata ad un registro elettronico.

Shapiro guida il genitore in un contesto scolastico ben diverso dai tempi passati, dove la tastiera ha sostituito la calligrafia, e dove il raggiungimento delle informazioni è diventato velocissimo.

L’autore spiega come sia possibile stimolare la creatività del bambino utilizzando i nuovi strumenti tecnologici, ma dà anche dei suggerimenti agli insegnanti: essi devono includere nelle lezioni progetti giocosi e di immaginazione anche con componenti informatiche. In questo modo si incoraggiano i bambini a vedere le tecnologie del mondo connesso come strumenti per l’auto-espressione creativa.

Gli ultimi capitoli del libro di Shapiro sono dedicati alla “Nuova Empatia”: il bambino dovrebbe essere guidato a sfruttare gli strumenti digitali in modo che favoriscano una percezione di Sé significativa e un approccio empatico con gli altri.

Al giorno d’oggi si può comunicare in svariati modi, e con tante metodologie digitali. Il problema è che comunicando in modo virtuale potrebbe venire meno la percezione creativa di sé e dell’altro.

In questo caso il genitore deve imparare a guidare suo figlio a vedere il mondo da altre prospettive, e ciò sarà possibile mediante l’interazione genitore – figlio grazie all’ausilio proprio degli strumenti digitali.

Shapiro infatti evidenzia nel suo libro prettamente gli aspetti positivi di tali strumenti, in quanto essi sono dei mezzi volti ad educare i giovani di oggi in questa società.

Si tratta non solo di una guida volta ad accompagnare le madri e i padri di oggi in un’epoca moderna, ma anche di un manuale di riflessione sull’utilità e sui vantaggi dei nuovi mezzi digitali.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Shapiro J. (2019). Il metodo per crescere i bambini in un mondo digitale. Newton Compton Editori: Roma.
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