expand_lessAPRI WIDGET

La nostra postura influenza il modo in cui percepiamo il cibo

Secondo un recente studio la percezione del gusto e dei sapori potrebbe essere influenzata dalla postura che assumiamo mentre stiamo mangiando.

Di Giovanni Molinari

Pubblicato il 22 Lug. 2019

Alcuni ricercatori hanno recentemente rilevato attraverso uno studio sperimentale come il sistema vestibolare, quello responsabile del nostro equilibrio, sembra interagire con il senso del gusto influenzando il modo in cui percepiamo i sapori.

 

È capitato a tutti, soprattutto ora che si è nel pieno dell’estate, di andare a qualche festa o buffet e di passare una serata in piedi stuzzicando qualche cosa. In realtà, se si volesse apprezzare di più il cibo che si sta assaggiando bisognerebbe farlo da seduti.

Questo è quello che sostiene una recente ricerca (Biswas, Szocs, & Abell, 2019) da poco pubblicata da alcuni ricercatori dell’Università della Florida del Sud. Secondo questi ricercatori, infatti, la postura modificherebbe il modo in cui si percepiscono i sapori, in particolar modo sarebbe da seduti che si finisce per percepire meglio il gusto di quello che si sta mangiando.

Lo studio

Biswas, autore della ricerca, nell’approfondimento di questa ipotesi ha cercato in particolare di indagare come il sistema vestibolare, quello responsabile del nostro equilibrio per intenderci, interagisca con il senso del gusto, influenzando quindi i sapori che si percepiscono.

Lo studio ha coinvolto 350 partecipanti, ai quali sono state fatte assaggiare delle patatine. Un gruppo ha assaggiato il cibo stando in piedi, l’altro, invece, da seduto. I ricercatori hanno riscontrato un apprezzamento maggiore del cibo da parte del gruppo che era seduto.

A loro parere questo effetto sarebbe dovuto al fatto che tenere una postura eretta per più di qualche minuto comporti un certo grado di stress fisico e, inoltre, la forza di gravità spinge il sangue verso la parte inferiore del corpo facendo lavorare il cuore di più per riportare il sangue verso la testa, accelerando, conseguentemente, il battito cardiaco. Questo va ad attivare l’asse ipotalamo-pituitaria-adrenalina (HPA), alzando quindi i livelli di cortisolo all’interno del corpo. Tutta questa attivazione finisce con il ridurre la sensibilità sensoriale, influenzando quindi anche la valutazione del gusto di cibi e bevande, nonché la percezione della temperatura di quello che stiamo ingerendo.

Risultati e conclusioni

Ciò che emerge di interessante da questa ricerca è che se un cibo gustoso perde parte del suo gusto quando viene mangiato in piedi, si ottiene un effetto opposto nel caso in cui si stia per mangiare un cibo poco gustoso.

La seconda fase dell’esperimento di Biswas e colleghi prevedeva, infatti, di far mangiare ai partecipanti dei muffin ai quali era stato aggiunto del sale per alterarne il sapore e renderli quindi meno appetibili. I soggetti che avevano gustato i muffin seduti si sono accorti del fatto che fossero molto più salati del normale e li hanno valutati come scadenti sul piano del gusto, cosa che invece non è successa nei soggetti che avevano mangiato lo stesso cibo in piedi, i quali hanno valutati gli stessi muffin come più buoni rispetto ai partecipanti del gruppo seduto.

Questo potrebbe avere importanti implicazioni pratiche per quanto riguarda l’alimentazione, difatti sarebbe possibile (ad esempio per i genitori) rendere più appetibili dei cibi sani, ma poveri di gusto, facendoli mangiare in piedi.

Si parla di:
Categorie
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Che schifo! La funzione protettiva del disgusto
Bleah! Il senso del disgusto per proteggerci

Un recente studio ha indagato se il disgusto è un segnale adattivo che ci spinge ad allontanarci da stimoli potenzialmente dannosi per la nostra salute, dai comportamenti sessuali promiscui agli insetti

ARTICOLI CORRELATI
Una dieta sostenibile è possibile?

Una dieta sostenibile contribuisce alla sicurezza alimentare e nutrizionale e ad una vita sana per le generazioni presenti e future

Esplorando la food addiction: quando il cibo diventa una dipendenza

Il termine food addiction indica la dipendenza da alimenti ad alto contenuto calorico, ricchi di zuccheri e grassi

WordPress Ads
cancel