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L’ideologia politica sarebbe predeterminata geneticamente

Orientamento politico e voto sarebbero prevedibili, secondo recenti studi, osservando alcuni geni e la conformazione di alcune aree cerebrali

Di Federico Frosoni

Pubblicato il 19 Giu. 2019

Aggiornato il 28 Ago. 2019 12:45

Quasi tutte le persone pensano che arriviamo a delle personali opinioni politiche con un ragionamento accurato e un esame imparziale delle prove a nostra disposizione. Non secondo gli studi di John Alford della Rice University, che riguardano il comportamento politico e la biologia della politica, le basi biologiche del comportamento umano politico e sociale.

 

Alford ha dimostrato che i gemelli identici, che condividono tutti gli stessi geni, hanno più probabilità di condividere opinioni politiche rispetto ai gemelli fraterni, che condividono solo circa il 50 per cento dei loro geni.

Orientamento politico: lo studio sulla genetica

Alford, che ha studiato questo argomento per molti anni, insieme al  suo team ha analizzato i dati di pareri politici di oltre 12.000 gemelli negli Stati Uniti e li ha integrati con i risultati di due gemelli in Australia. Alford ha scoperto che i gemelli identici sono più propensi ad accordarsi su questioni politiche di quanto non lo fossero i gemelli fraterni. Sulla questione relativa al pagamento delle tasse, ad esempio, un sorprendente quattro quinti di gemelli identici condividevano la stessa opinione, mentre solo i due terzi dei gemelli fraterni concordavano.

Studi successivi fatti all’Università della California hanno mostrato che esistono reali differenze biologiche nel modo in cui i cervelli elaborano le informazioni tra persone con differenti opinioni politiche. Gli scienziati ritengono di aver persino isolato un gene che rende le persone più propense a votare, il gene denominato MAOA.

Genetica, orientamento politico e voto: gli studi

Infatti secondo James Fowler scienziato dell’Università della California, i nostri geni possono influenzare non solo il nostro punto di vista politico, ma anche la nostra spinta a votare. In uno studio pubblicato nel Journal of Politics, Fowler ha scoperto che le persone con una versione particolare del gene MAOA avevano 1,3 volte più probabilità di votare rispetto a quelle con una versione diversa. Inoltre, i membri di gruppi religiosi portatori di una particolare versione di un altro gene chiamato 5HTT avevano il 60% di probabilità in più di votare rispetto ai membri di gruppi religiosi con una diversa versione del gene.

Insomma sembra che la predestinazione genetica possa determinare in larga misura comportamenti in ambito politico.

Lo stesso James Fowler dell’Università della California, San Diego, così si è espresso sui risultati di questi studi di ricerca:

Quello che abbiamo scoperto è che la natura è importante tanto quanto la cultura quando si tratta di comportamenti politici.

John Alford similmente afferma, a seguito dei suoi studi, che essere di destra o di sinistra non dipende dalla nostra volontà, ma da fattori biologici.

Sembra dunque che la cultura, l’ambiente, le influenze familiari, le opinioni personali, non siano sufficienti da soli ad innescare la scelta ideologica e politica di un soggetto.

Orientamento politico: cosa lo determina

Le influenze ambientali come l’educazione, suggerisce lo studio, giocano un ruolo più centrale nell’affiliazione di partito come democratico o repubblicano, proprio come avviene nella scelta di una squadra sportiva.

I genetisti che studiano il comportamento e la personalità hanno saputo per 30 anni che i geni svolgono un ruolo importante nelle risposte emotive istintive delle persone a determinati problemi, il loro temperamento sociale.

Non è che le opinioni su questioni specifiche siano scritte nel DNA di una persona. Piuttosto, i geni stimolano le persone a rispondere con cautela o apertamente ai costumi di un gruppo sociale.

Solo di recente i ricercatori hanno iniziato a esaminare come queste predisposizioni, in combinazione con l’infanzia e le successive esperienze di vita, modellano il comportamento e l’orientamento politico.

Le tendenze politiche possono essere considerate come essere mancino o destroso.

Alford dichiara:

Tu sei nato sentendoti più naturale usando una mano o l’altra, ciò non significa che non puoi cambiare: per molti anni ai mancini è stato insegnato di essere dei destri, ma non è facile.

Votare: dipenderebbe anche dallo sviluppo di alcune aree cerebrali

John Alford prosegue rilasciando questa dichiarazione:

Quello che abbiamo scoperto è che probabilmente ci vorrà più di un annuncio televisivo persuasivo per cambiare la mente di qualcuno su una determinata posizione politica o atteggiamento, i singoli geni per i comportamenti non esistono e nessuno nega che gli umani abbiano la capacità di agire contro le predisposizioni genetiche, ma correlazioni prevedibilmente dissimili di atteggiamenti sociali e politici tra persone con genotipi maggiori e meno condivisi suggeriscono che i comportamenti sono spesso modellati da forze di cui la persona stessa non è coscientemente consapevole.

John Alford crede che gli scienziati siano troppo rapidi nel voler respingere la genetica e la sua influenza in ambito ideologico e politico; piuttosto, crede che la genetica dovrebbe essere studiata e insegnata insieme alle influenze socio-ambientali.

Infatti afferma

È stato dimostrato che la genetica svolge un ruolo in una miriade di diverse interazioni umane perché dovremmo escludere credenze e atteggiamenti politici?

Un’altro studio che tocca questo pensiero è quello coordinato da Ryota Kanai della University College di Londra ha portato a risultati similari. Kanai e colleghi hanno analizzato 90 studenti, valutandone le idee politiche con una scala da uno a cinque, dal più conservatore al più liberale. Successivamente, il team di neuroscienziati ha utilizzato l’imaging a risonanza magnetica per studiare in dettaglio il cervello degli studenti.

I risultati indicano come i conservatori abbiano un’amigdala più sviluppata, mentre i liberali siano caratterizzati da una corteccia cingolata anteriore più estesa. Infatti l’amigdala è coinvolta nei processi di risposta a stimoli di minaccia e di paura, mentre la corteccia cingolata anteriore diventa più attiva in situazioni di conflitto o incertezza. In base a questi risultati, Kanai ha dichiarato di poter predire le idee politiche dalla sola scansione del cervello con un’accuratezza del 75%.. La ricerca fin qui fatta non ci dice che le convinzioni politiche sono innate nel cervello, ma mostra un possibile legame fra le differenze neuroanatomiche e quelle politiche. Così come la ricerca genetica mostra le correlazioni genetiche con l’ orientamento politico.

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